Abbiamo scoperto questo libro così semplice e poetico da pochissimo ed è piaciuto da subito…
Last Updated on 17 Giugno 2017 by Micaela
Siamo tutti consapevoli di quanto la vita sia fatta di piccole cose e, sebbene sia una frase fatta, sappiamo tutti quanto sia vera, inconfutabile e comunicare ciò che reputiamo scontato è altrettanto difficile.
Eppure ci risulta difficilissimo tenerlo a mente.
Per una comunicazione efficace
Sto seguendo il corso per genitori: “Genitori Efficaci” che spiega il metodo di comunicazione ideato e sperimentato da Thomas Gordon applicandolo alle dinamiche della famiglia, concentrandosi sull’aspetto di relazione tra genitori e figli.
In pratica alla base di tutto sta la giusta comunicazione con i propri figli e con il resto del mondo, per evitare fraintendimenti, chiusure, prese di posizione errate, effetti indesiderati e molto altro.
Impossibile spiegare in poche parole di cosa si tratta, se siete interessati alla cosa, vi suggerisco di leggere con attenzione il suo libro, che si chiama, appunto “Genitori Efficaci”.
Tra i vari suggerimenti che vengono dati c’è quello di dire ciò che realmente si prova per effetto del comportamento dell’altro, con le dovute maniere, ben inteso, sia nel bene e sia nel male.
Comunicare i sentimenti positivi: comunicazione efficace
Per ora ci concentriamo nel riuscire a comunicare qualcosa che ci fa piacere, che ci fa stare bene, perchè, in genere, è proprio questo che diamo per scontato, quando accade, non lo mettiamo in luce e lo facciamo passare quasi in secondo piano, rispetto le cose negative.
Se ci pensiamo, anche questo è banale: “E che ci vuole?“.
Poi, però, nella pratica, non è così immediato, almeno, non ci si pensa immediatamente ad esprimere apprezzamento, approvazione, orgoglio, piacere, soddisfazione, o lo si fa a mezza bocca, oppure non lo si fa affatto
Li si da per scontati. E perchè?
Perchè è più facile esprimere sentimenti negativi?
Se ci piace una cosa: diciamolo!
Dobbiamo lavorare su questo: parlare di ciò che ci piace.
Aprirci e comunicare i nostri sentimenti, senza dare per scontato nulla, questa è la vera comunicazione efficace.
Ho cominciato a farlo. Ed effettivamente io, per prima, mi sento meglio, è come se esternando qualcosa di positivo, ti ritorni indietro quella stessa positività che hai rilasciato, senza considerare il fatto poi che instilli positività anche nell’altro che ha fatto/detto qualcosa che ti ha procurato benessere.
Insomma, si sta bene in due.
Altro beneficio: l’altra persona, che sia figlio/compagno/amico/ecc., in questo modo sa che facendo o dicendo una cosa, ci fa stare bene e ciò lo rende consapevole degli effetti delle sue azioni su di noi, quindi lo rendiamo libero di rifare la stessa cosa di nuovo (se ha piacere anche lui), oppure no.
Ennesimo beneficio: facciamo chiarezza anche a noi stessi dei veri sentimenti che proviamo, soffermandoci sugli stessi, su noi stessi, cercando di capire ed entrare in contatto con “la nostra pancia”.
E non sono cose da poco, queste.
Primo obiettivo per una comunicazione efficace
Quindi, obiettivo primario per correttamente relazionarsi con il prossimo, in generale, è quello di dire quando ci fa piacere una cosa.
Perché, ricordiamocelo, la vita è un batter di ciglia, ed ogni occasione per essere positivi non colta, è un’occasione persa… e l’altro può sempre rimproverarci con un banalissimo: “Ma io non lo sapevo!“.
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