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Last Updated on 9 Gennaio 2018 by Micaela

La moda della lunch box e i siti di ricette per schiscetta

Si definisce “schiscetta” o “lunch box” il pranzo che si porta fuori casa e viene consumato sul posto di lavoro o a scuola.
Si dice che ora sia diventata una moda portarsi il pranzo in ufficio, la tanto trendy lunch-box o schiscetta (all’epoca mia si diceva più banalmente “pranzo al sacco” e il contenitore si chiamava “portapranzo”, ma evidentemente non era “cool“).

Si dice che sia una nuova tendenza di chi ha a cuore la propria salute ed il proprio benessere, perchè così facendo si mangia sano, si possono scegliere le materie prime migliori, si condisce in maniera oculata e appropriata, si controlla la propria alimentazione e si fa attenzione a ciò che si mangia…
Si dice, inoltre, che consumare il pasto alla propria scrivania, in ufficio, favorisce l’interazione tra colleghi
Tra le altre cose, e questo posso confermarlo, portarsi il pranzo da casa è più economico ed evita di parecchio gli sprechi di cibo o le abbuffate serali, pur di non avere avanzi in frigo. E questo è vero.

siti di ricette per lunchbox

Se ne dicono tante di cose in merito. Ma non se ne dice una: la necessità di farlo quando non si ha la possibilità, in termini di tempistiche, di fare una pausa pranzo e di ritagliarsi un momento di calma dedicato esclusivamente al pasto, perchè costretti a lavoro, non certo per moda.

Quando scelsi di ridurmi il tempo pieno in ufficio, ottenendo il tanto agognato part-time, decisi anche di rinunciare alla pausa pranzo, in modo tale da evitare quei 45 minuti dedicati al pranzo, per poter uscire ancora prima.
Quindi non ho diritto ad uscire per mangiare, non ho diritto ad andare alla mensa. Ma la fame, ad una certa ora della giornata, arriva, quindi mi porto un mini pasto da casa, e lo consumo davanti al pc, continuando a lavorare.
La mia quindi, è una scelta dettata dalla praticità e dall’impossibilità di fare diversamente: preferisco risparmiare del tempo in ufficio per dedicarlo a ciò che devo fare al di fuori dello stesso. Non è affatto una scelta dettata dalla voglia di cambiare stile di vita alimentare. Nossignore.

I siti di ricette per il pranzo al sacco in ufficio: se li conosci li eviti!

Dopo le solite cose che viene usuale prepararsi per pranzo, come insalate, panini, paste fredde, cous cous, in tutte le permutazioni di ingredienti possibili e immaginabili, ho cominciato a cercare in rete siti e blog specializzati nel settore, che mi potessero dare qualche dritta pratica sul cosa fare, come prepararlo la sera prima e magari come renderlo ancora commestibile per il giorno dopo, senza ricorrere all’uso del microonde o scaldavivande vari (la legge sulla sicurezza sul posto di lavoro ci impedisce di avere il forno a microonde in ufficio, per dire!).
Il risultato: oltre alle solite insalate/panini/paste fredde/cous cous in tutte le permutazioni di ingredienti possibili e immaginabili, non c’è altro. O meglio, c’è, ma è impraticabile per vari motivi.
Si vede lontano almeno 2 miglia che si tratta di ricette buttate là giusto per riempire i vuoti o per far vedere che chef bravo si è e non si ha la benchè minima idea di quale possa essere la vita vera di una persona che vive la vita reale con tutto quello che questa comporta.
Ora mi spiego meglio.

A te che scrivi siti di ricette “veloci” per schiscetta, dico…

Tu, semmai bazzicassi da queste parti (ma non credo), chef pluristellato (ma anche senza stelle, è lo stesso!), che hai al tuo attivo diversi libri e decidi di scrivere una raccolta di ricette per facilitare la preparazione del pranzo da portare in ufficio, o un blog con ricette facili e veloci (a parer tuo) per preparare e riempire lunch box, devi tenere a mente le seguenti cose:

  • Se la lista degli ingredienti supera il numero di 4 elementi, hai perso, non posso andare a a comprare di sera i restanti 13 ingredienti che mi mancano
  • Se nella lista degli ingredienti ci sta anche soltanto uno dei seguenti: latte di cocco, mandorle tritate, avocado, straccetti di camoscio affumicati, semini e stranezze simili… direi che hai perso e puoi facilmente capirne il motivo
  • Se i passaggi per preparare ciò che dovrei mangiare il giorno sopo più di 2, ovvero devo lessare e poi soffriggere, e poi mettere al forno e grigliare e scolare etc… lascia stare, hai perso (ho letto di ricette che ti propongono pure di preparare tanto di pane per il panino, con tempi di lievitazione che nemmeno Mosè sul Sinai)
  • Se quello che mi proponi da mettere nella lunch box necessita di passaggio al forno a microonde prima di esser mangiato, hai perso
  • Se mi proponi un pranzo light (ultra-light) e non mi dici cosa posso abbinarci per non sentire i morsi della fame nel giro di mezzora dall’ora di pranzo, mi faresti anche un favore
  • Se quello che mi proponi come ricetta da lunch box mi complica la vita, invece di semplificarmela, hai perso

In sostanza se non ci sono gli aspetti fondamentali di praticità, velocità, e riuso… mi dite qual è il valore aggiunto di queste ricette, che non riesco a capirlo?

Non sarebbe meglio dare come mission esplicita la seguente: “come sbalordire il vicino di scrivania con lunch box fantasmagorici e avveniristici”? Ditemi. Sono l’unica a pensarla in questo modo?

Anzi, parliamo di cose serie: avete qualche ricetta da allungarmi, perchè ho esaurito le idee?

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6 pensiero su “Sui siti di ricette per schiscetta o lunch box”
  1. a me i ricettari per fare la launch box o per cucinare vegano mi sembrano ridicoli, e chiaramente fatti per dare un tono a chi li scrive o, altra opzione, per chi non sa cucinare per niente. la lunch box deve essere veloce, perchè la sera prima già devo preparare la cena. oh era ora che qualcuno dicesse quello che pensa in materia!

  2. Trovo che la cosa più pratica sia cucinare un pasto abbondante la sera e portarmi gli avanzi al lavoro il giorno dopo. E quando la fame è tanta e anche i sei etti di pasta spariscono a cena (preciso che siamo due adulti e tre bambine..) ripiego sul classico yogurt, pacchetto di crackers e mela…

  3. […] Sui siti di ricette per schiscetta o lunch box. di Micaela LeMcronache […]

  4. O come ti capisco, o come ti capisco! Anche io mangio in ufficio. Noi abbiamo il privilegio del microonde e del frigorifero. Tuttavia è fatica pensare a cosa avrai voglia di mangiare a pranzo quando ancora sei nel giorno precedente. Avendo la possibilità di scaldare, ho optato per la strategia “alla sera cuocere una porzione in più di pasta, scatolina, condimento, frigor” e il giorno dopo il menù è lo stesso di quello della sera, ma la fame ti fa spazzolare tutto.
    E’ stato molto divertente leggerti.

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