Last Updated on 3 Gennaio 2022 by Micaela

L’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 ha sconvolto gli Stati Uniti e il mondo intero, era ovvio che gli Americani non rimanessero lì a guardare, come è ovvio che non sarebbe stato facile stanare i talebani in un territorio come quello dell’Afghanistan: impervio, sconosciuto, ostile.

12 Soldires – la storia

12 Soldiers racconta il primissimo attacco che l’intelligence e l’esercito degli Stati Uniti ha sferrato contro i talebani e il loro dominio, per poter neutralizzare la loro importante roccaforte nel cuore di quel paese a Mazar-i-Sharif.

Sono soldati addestrati, delle forze speciali, 12 uomini di una volontà e di un coraggio ineguagliabili partono, lasciandosi alle spalle famiglia, amici e una vita serena, per affrontare un nemico totalmente sconosciuto e pericolosissimo.
Di questo nemico non si conosce nulla: non si sa dove si trova, non si conosce la lingua, le abitudini, la strategia militare, le capacità e le dotazioni in fatto di armi e uomini.
Imbracciano armi e partono, senza un attimo di esitazione e senza avere paura.

E infatti, una volta lì, hanno di fronte uno scenario complicatissimo e devastante: terrore, povertà e distruzione sono solo l’inizio. Si devono guardare le spalle anche da chi si dice loro alleato, perchè lì la situazione e gli accordi anche con la gente del luogo cambiano da un giorno all’altro, è tutto imprevedibile.
Decine di tribù si fanno la guerra da secoli tra loro, ma hanno una cosa in comune: sono contro i talebani e devono sfruttare questo a loro vantaggio.

Qui esiste un equilibrio precario e difficile da comprendere per uomini che vivono nel mondo libero, muoversi in quella situazione è praticamente impossibile, si rendono conto che è stata affidata loro una missione impossibile, quasi suicida, ma necessaria, per stanare le basi dove i talebani si stanziavano e dove dovevano essere colpiti a tutti i costi dai raid aerei.

Una vera e propria guerra è scoppiata a seguito di quel maledetto 11 settembre, una guerra che ai nostri occhi non è apparsa in tutta la sua interezza e pericolosità e forse non lo apparirà mai: si è trattato di una guerra fatta di strategie, alleanze e uomini come questi dodici soldati, pronti a sacrificarsi per la loro patria.
Una guerra totalmente diversa dalle precedenti, dove l’esperienza pregressa serve a ben poco, quando ci si ritrova di fronte un nemico che combatte a cavallo e usa al tempo stesso razzi e carri armati.
Questo è stato solo l’inizio dell’attacco al regime talebano, in nome di una libertà difficile da mantenere, difficile da far comprendere.

12 Soldiers è un film di guerra, di quelli che non si vedevano da tanto tempo: totalmente immersivo. Seduta sulle poltrone del cinema, mi sembrava di stare su quelle montagne impervie, di sentire addosso quella polvere e di avere paura del sibilo dei proiettili. E coinvolge ancora di più perchè si sa che si sta vedendo una storia vera, fatta di persone vere, di vita vera.
Ottima sceneggiatura, regia strepitosa e cast davvero azzeccato.
Chris Hemsworth veste i panni del capitano Mitch, al comando dei 12 soldati e lo fa in maniera egregia.
Il nostro Chris, a cui siamo affezionati perchè per noi è Thor, l’unico, inimitabile!

Il film ti rimane dentro.
Per la crudezza del racconto di guerra, direi che non è adatto ad un pubblico di bambini, potrebbe spaventare. Del resto, la guerra è questo. Al contrario, lo consiglio ai ragazzini che hanno voglia di vedere un pezzo di storia che abbiamo di riflesso vissuto noi genitori. Da guardare proprio come un film storico.

Il romanzo e la statua dedicata ai 12 soldati

Il film è tratto dal romanzo “Horse Soldiers scritto nel 2009 dal giornalista, sceneggiatore e romanziere Doug Stanton e che ha venduto milioni di copie, proprio perchè ha raccontato la storia di questi uomini che non sono mai stati celebrati a sufficienza.
A loro è stata intitolata la statua equestre che ora si trova al World Trade Center, proprio per ricordare le loro gesta a cavallo in Afghanistan.

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