La fatina che vive sotto il letto ha aspettato che cadesse il ciuccio per appropriarsene…
Last Updated on 25 Maggio 2018 by Micaela
Ragazze mie, chi mi segue, sa la fatica che stiamo facendo per togliere definitivamente questo benedetto ciuccio a Massimo (2 anni fatti a febbraio).
Mi sto facendo forza con le due esperienze pregresse delle altre mie bambine, ma si sa, ogni figlio è a se’, con i suoi tempi e le sue emozioni. Non esistono regole ferree da seguire, purtroppo non ci hanno fornito un libretto delle istruzioni a cui attenersi scrupolosamente, che ci garantisca il successo.
Non abbiamo il libretto delle istruzioni per questi figli!
Quello a cui mi affido è l’istinto di mamma e un pizzico di buon senso. Ovviamente mi avvalgo anche dell‘appoggio del papà, che ha sempre una visione più lucida e obiettiva della situazione quando i bambini sono piccoli. Noi mamme siamo allagate dalle emozioni di protezione del cucciolo e spesso perdiamo di vista la praticità.
Insomma ecco qui la mia guida su “Come togliere il ciuccio a 2 anni”. Non prendetela come un dogma, ma sappiate che è l’insieme delle mie conclusioni e del frutto della mia esperienza.
Osserviamo con attenzione il bambino
Tanto per iniziare, partiamo dal principio.
Osserviamo quanto “dipendente” è il bambino dal ciuccio.
Poi chiediamoci il vero motivo per cui abbiamo pensato che sia il momento di togliere il ciuccio.
Nel caso di Massimo, lui si ricordava del ciuccio, nel momento stesso che mi vedeva: era capace di stare tutto il giorno a scuola senza chiederlo, poi vedeva me sulla porta e lo reclamava, per poi tenerselo in bocca per il resto della giornata, sempre più capriccioso e appiccicoso.
Quindi, il ciuccio non è che mi aiutava nel gestire i suoi capricci e i suoi “nervi”, anzi, era un motivo in più per chiederlo e per farmi scattare sull’attenti ogni volta che lo voleva (che lo pretendeva!), per poi lanciarlo in ogni dove per casa e per strada.
Aveva fatto questa associazione: mamma-ciuccio.
Se per il resto della giornata ne poteva fare tranquillamente a meno, perchè quando vedeva me se ne ricordava e lo pretendeva con modi isterici?
Da sapere e fissare bene a mente per togliere il ciuccio (a qualsiasi età del bambino!)
Se state valutando quindi di togliere il ciuccio al bambino, sappiate che le prime 24 ore sono le più terribili, superate quelle, le cose, man mano vanno meglio, ma continuerà a chiedere il suo adorato ciuccio ogni tanto, a volte sotto forma di capriccio, a volte piangendo, a volte impietosendovi, ma siate fermi, sereni ma fermi. Niente minacce, niente voce alta, niente isterismi.
Preparatevi ad affrontare nervosismo improvviso, crisi di capricci, lanci di oggetti e giocattoli, ma cercate di tenere la calma.
Diciamo che si può considerare di essere definitivamente fuori dalla dipendenza (perchè di questo si tratta!) dopo la prima settimana.
Assolutamente da valutare
Prerequisiti minimi, che se non ci sono queste condizioni, rimandate il momento:
- il bimbo deve stare bene, nel senso che non deve essere malato di nulla: niente tosse, niente febbre e niente motivi di malessere generale
- il bimbo deve aver messo tutti i dentini, così da non togliergli uno dei pochi sollievi che può avere quando ha disturbi alle gengive
Come togliere il ciuccio a 2 anni o poco più
Quindi, ecco le mie 10 regole per togliere il ciuccio a 2 anni:
- Non affrontare questo momento se ci sono altre situazioni “traumatiche” in atto: eliminazione del pannolino, trasferimento di stanza, nascita di un fratellino, traslochi, lontananza della mamma… etc… Facciamogli affrontare una cosa per volta e non pretendiamo troppo
- Inventate una storia, in cui il ciuccio sparisce ad un certo punto. Vanno bene storie fantastiche di fatine, di lupi, di alberi del ciuccio e siate credibili. Farcite tutto di magia e fantasia, rendete la cosa veramente fantastica e affascinante
- gratificate il bambino con complimenti, distraetelo il più possibile, concedetegli cose che prima non aveva la possibilità di fare e/o avere, fatelo sentire più grande
- siate più accondiscendenti su alcune cose, ma fermi sulla decisione presa di togliere il ciuccio
- informate tutte le persone che sono a contatto con il bambino della decisione presa, in modo che anche loro possano dare continuità alla cosa (scuola, tata, nonni, zii, …)
- nominatelo il meno possibile, anzi, non nominatelo affatto!
- fate un bel regalo come premio al bambino: “la fatina del ciuccio si è preso il ciuccio, ma ti ha portato una bella cosa!”
- se non ce l’ha già, cercate un oggetto transizionale che gli possa essere di consolazione e che possa fargli compagnia. Stranamente per Massimo, il suo oggetto di consolazione è questo libro.
- coccolatelo, tanto e più di prima, il bimbo sta affrontando un vero e proprio distacco, non c’è da scherzare! Forse, dopo la tetta, è il secondo distacco più importante che deve sopportare, e, ora che ha due anni suonati, se ne rende perfettamente conto.
- cominciate dei nuovi riti della buonanotte: la favola (più e meglio di prima!), un bagnetto più lungo e rilassante, dei giochi tranquilli da fare insieme, …
- La fatina del ciuccio
- Ciuccio sì o ciuccio no?
- Un libro per aiutare a togliere il ciuccio: “Il ciuccio di Nina“
- come usare bene il ciuccio con i nostri bimbi
- E per noi mamme: come aumentare la pazienza
il mio piccolino (2 anni e mezzo) si è distaccato spontaneamente dalla tetta a 13 mesi (non la voleva proprio più!) mentre ama forsennatamente il ciuccio. tutto il contrario di suo fratello per il quale è stato difficile togliere la tetta ma il ciuccio proprio non gli interessava. quindi per me è un’esperienza totalmente nuova. per fortuna lo usa solo per dormire e lo chiede quando è stanco. durante il giorno evito di farglielo trovare in giro, e anche quando ha una crisi (si è fatto male, un capriccio, litiga col fratello…) non glielo propongo più proprio perchè voglio che impari a consolarsi in un altro modo. e siccome lo usa solo la notte, credo che glielo lascerò usare ancora per un po’. non so quando lo toglieremo definitivamente. credo (spero) che quando sarà il momento giusto lo capiremo (anche se so che non sarà facile e dovremo impegnarci tanto tutti, ma soprattutto lui!).
ma sai, visto che è così bravo da chiederlo soltanto per dormire, mi sa che sarà altrettanto bravo a non volerlo più spontaneamente neanche la notte… a volte i bambini sanno sorprenderci positivamente.
siamo a 3 anni e 3 mesi….. Fra 15 giorni, al rientro delle ferie…. Via! La transizione è iniziata già da marzo… Prima solo per il pullmino e il riposino a scuola, e per la nanna a casa. Poi solo per dormire (sia a scuola che a casa). Ad oggi solo per dormire a casa, a scuola ha fatto 3 giorni a non dormire bene ma ormai è pronto. Aspetto solo le ferie, perché i cambiamenti, si sa, portano capricci. La data l’abbiamo segnata da tanto nel calendario. In bocca al lupo ai noi! 😉
Il libro “il ciuccio di Nina” è un must per questo argomento…da maestra l’ho letto più volte ai miei bimbi…e piace sempre!
Ho tolto il ciucco a mio figlio a 3 anni suonati…..ma dovrei dire I CIUCCI xchè lui ne voleva 2 insieme ma anche lui solo x dormire. Ho cominciato facendolo ciucciare un po prima di addormentarsi e poi facendomelo dare. Poi piano piano un giorno l’ho portato a ninna senza i ciucci. Al tutto ho aggiunto una bella storia da leggere, un giocattolo da portare a ninna e tante coccole. La sera gli leggevo anche un libro su una bimba che abbandonava il ciucco. ..utilissimo! Cmq tutti i consigli di Micaela sacrosanti
Ciao, siamo nella fase di saluto al ciuccio. Rebecca 2 anni compiuti a giugno, lo usava solo per dormire…siamo al terso giorno, lo chiede quando ha tanto sonno ma lo ha preso la fatina…e non lo chiede più…anche se non è facile consolare i suoi pianti prima di dormire…non è particolarmente coccolona e non vuole essere toccata più di tanto….speriamo bene! Alle volte non si sa proprio cosa fare!
Resisti… la tua tenacia e la tua pazienza saranno ripagate!