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Last Updated on 27 Settembre 2023 by Micaela
Il Consiglio dei Ministri recentemente ha presentato un disegno di legge che prevede il divieto e la sanzione della produzione, della vendita, della distribuzione e della somministrazione di alimenti, mangimi e bevande prodotti in laboratorio mediante l’utilizzo di cellule animali. Da quel momento in poi, si è riaperto l’enorme dibattito sulla carne di tipo sintetico, nota ai più anche come carne coltivata.
Che cos’è la carne coltivata?
Prima di parlare dei dettagli inerenti al dibattito di cui abbiamo leggermente parlato prima, spieghiamo innanzitutto in poche righe cos’è la carne sintetica. La carne sintetica, o coltivata appunto, è un tipo di carne che viene realizzata in laboratorio partendo da cellule animali. Si preferisce chiamare questo tipo di prodotto “carne coltivata” e non “carne sintetica” perché di fatto carne sintetica non è, poiché la cellula animale dalla quale si parte resta una cellula animale, mentre sintetico è tutto ciò che va al di fuori di un organismo vivente. Il metodo di produzione prevede, come già accennato in precedenza, la partenza da una cellula animale, la quale successivamente viene prelevata attraverso una biopsia e viene fatta crescere su un terreno che sia ricco di nutrienti. In seguito alla crescita le cellule staminali si differenziano in una cellula muscolare, ma lo fanno già da quando sono nell’organismo di partenza, a testimonianza del fatto che non c’è nessuna modifica ma che si va avanti in quella che è la naturale fisiologia della cellula. Dall’insieme delle singole cellule, poi, si arriva finalmente al prodotto finale attraverso la costituzione di un tessuto.
Mangiare carne coltivata è sicuro?
Nel nostro Paese il mercato della carne è un mercato di altissima qualità, basterebbe dare un’occhiata a quelle che sono le offerte del reparto macelleria Bennet per avere un quadro della vastità di gamma presente nel Belpaese. Tuttavia, anche la carne coltivata, al contrario di quanto detto da molte persone, è assolutamente sicura dal punto di vista salutare. A tal proposito, infatti, nell’Unione Europa la carne coltivata viene considerata un “novel food”, motivo per cui è soggetta a dei controlli molto rigidi e serrati e a delle normative che siano in grado di regolamentare al meglio l’introduzione di questi alimenti sul nostro mercato.
In Italia risulta essere già obbligatorio per legge riportare gli ingredienti e la provenienza di un prodotto mediante le etichette, questo vale ovviamente anche per la carne coltivata. Dal punto di vista prettamente nutrizionale, infatti, non ci sono degli aspetti negativi da prendere in considerazione per quanto concerne la carne coltivata, che anzi crescendo in un ambiente monitorato riduce sensibilmente il rischio di contrarre malattie di origine animale. Questo, pertanto, significa che non c’è neanche il bisogno di impiegare degli antibiotici. Inoltre, c’è anche l’opportunità di confezionare un alimento in un solo luogo, evitando di conseguenza delle contaminazioni esterne.