Abbiamo scoperto questo libro così semplice e poetico da pochissimo ed è piaciuto da subito ai miei 3 bambini: Chiedimi cosa mi piace.

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Chiedimi cosa mi piace – la storia

La storia è un dialogo tra una bambina ed il suo papà, mentre passeggiano nel bosco.
Lei è una tipetta tutto pepe, che ha voglia di chiacchierare con il papà e lui la asseconda amorevolmente, facendole le domande che lei vuole sentirsi dire, oppure rimanendo in silenzio ascoltandola a briglia sciolta.
Così lei elenca tutte le cose che le piacciono, mentre osserva il paesaggio, nota dettagli e manifesta il suo pensiero.

E alla fine, come ogni giusta favola della sera, termina con il bacio della buonanotte e trasmette un senso di pace e di serenità incredibili, anche a me che ormai ripetutamente da una decina di giorni a questa parte, la leggo seduta sul loro letto.

chiedimi cosa mi piace

Un libro semplice e milioni di spunti

E’ un libro che agli occhi di un adulto potrebbe sembrare banale, senza significato, senza storia… senza nulla di particolare. E sbagliamo, noi adulti. Sbagliamo di grosso.

In questo libro sono racchiusi così tanti spunti di osservazione e così tanti suggerimenti anche per noi genitori che non immaginiamo nemmeno.

Innanzitutto, possiamo notare come il papà si rivolge alla bambina e riesce a farla aprire, senza imboccarla di risposte scontate, ma ascoltando e assecondando. Questo è uno dei principi base del metodo Gordon dell’essere genitori efficaci, eh… giusto per dirne una.
E poi.
I bambini, ascoltando questa storia, si immedesimano nella protagonista. Notano come lei riesca a trasformare in parole ciò che vede e ciò che le piace, la prendono da esempio e potrebbero cominciare a fare altrettanto.
Parlare e descrivere ciò che si vede è un ottimo esercizio e un buon allenamento per capire sensazioni e sentimenti del momento.
Non sempre siamo abituati a verbalizzare quanto sentiamo, quindi questo è un ottimo spunto per iniziare. Tutti.

Così cominciano gli elenchi dei mi piace e scopriamo ancora di più i gusti dei nostri figli, che a volte non riusciamo a cogliere in pieno, molto semplicemente perché non chiediamo loro cosa gli piace.
E lo stesso faccio io, ora, dicendo quel che mi piace. E loro conoscono di più me.

“Mamma, non sapevo che ti piacciono i girasoli!”
“Sì, mi piacciono molto i girasoli e mi piace quando me li regala papà!”.

Hai mai chiesto a tuo figlio: “Cosa ti piace?”

Mi piace la mia famiglia!”, mi ha detto Miriam, nel lungo elenco di cose che ha fatto.
Non l’aveva mai detto. Di certo lo davo per scontato, ma riflettendoci, direi che non lo sia affatto. E sentirlo dire, riempie il cuore di gioia e mi convinco che stiamo andando nella direzione giusta, nonostante la grande fatica fisica e mentale.

Mi piace quando ridi, mamma!”, mi ha detto Massimo. E non te lo strappa un sorriso questo “mi piace”? Certo che te lo strappa. E non ti fa pensare che forse sarebbe meglio sorridere di più?

Mi piace la cioccolata!”, mi ha detto Melania, a cui ho risposto: “Anche a me piace la cioccolata!” e ci siamo messe a ridere, accomunate da questo amore.

Dite ancora che “Chiedimi cosa mi piace” è un libro banale?
No.

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