Stamattina è stato il turno di assistere alla lezione aperta ai genitori di Musica in…
Last Updated on 28 Novembre 2018 by Micaela
Come dicevo, ho assistito anche quest’anno alla lezione aperta ai genitori di musica con il metodo Gordon con Melania.
Sembra ieri quando mi son portata Melania all’incontro con l’insegnante di musica, per informarmi su cosa fosse sto benedetto metodo e in cosa consistessero gli ascolti di musica in fasce…
Si è concluso un ciclo lungo 3 anni, esattamente gli anni di frequentazione di Melania del nido…
La mia bimba appartiene alla primo gruppo di bambini seguiti sin da piccolissimi e per così tanti anni di seguito dall’insegnante di musica che era visibilmente emozionata anche lei: sia per come hanno reagito i bambini e per i risultati ottenuti e sia perchè pure lei ci si è affezionata, li ha visti crescere sia dal punto di vista fisico, ma soprattutto li ha visti maturare e cominciare a riempire il loro piccolo bagaglio culturale… e ne era tanto fiera.
Ci ha spiegato che ora questi bimbi trattano la musica esattamente come un giocattolo, per loro è quasi una cosa che si tocca, con cui si possono fare magie, ci si può intrattenere e divertire e modellare e colorare…
Hanno così intrapreso un modo di rapportarsi alla musica esattamente come dovrebbe essere: senza troppi schemi rigidi, senza forzature e in piena libertà, tanto che alla fine la lezione la conducevano quasi da soli (non ovviamente davanti a noi genitori, anzi… si son talmente inibiti che l’insegnante quasi non li riconosceva più!).
Tornando a Melania…
E’ stata una bimba che, in questi anni, ha immagazzinato tanto, ha assorbito tutto come una spugna, ma difficilmente esternava, partecipava attivamente e rispondeva… sembrava quasi distante da tutto questo: lo gradiva, ma non le apparteneva.
Sbagliato.
Stava soltanto aspettando il momento giusto.
Ed infatti da un po’ di tempo a questa parte, finalmente, si è sentita pronta a prendere la parola e a rispondere agli stimoli musicali esattamente come e più degli altri, nel miglior modo possibile, sbalordendo tutti: precisa, attenta e, soprattutto, divertendosi!
Ecco, questo è uno degli esempi tipici di bambino che lavora nelle retrovie ed esplode tutto insieme al momento opportuno.
L’insegnante ne era felice, le brillavano gli occhi quando ne parlava… per lei era una vittoria… e al tempo stesso un “peccato”: mannaggia, proprio adesso che abbiamo quasi concluso!
Ecco… infatti…
E’ per questo motivo che è importante continuare questo tipo di educazione e di abitudine alla musica… e mi è stato consigliato di proseguire questo cammino…
e mi piacerebbe poterlo fare, ma ci sono un paio di problemini tecnici su cui dovrei lavorare giusto un attimo, ma non escludo la possibilità di riuscire a farcela…
Le parole che mi hanno convinto sono state queste:
<<Lo so benissimo che, soprattutto in questo periodo, chiedere ad una famiglia di investire dei soldi in questo tipo di attività sembra quasi un assurdo, ma.. quanti soldi “buttate” in giocattoli che poco dopo vengono abbandonati, ignorati o che dopo un po’ si rompono?!
Ecco, continuando con questa attività, regalate a vostro figlio la musica, il giocattolo più prezioso che possa esistere, che gli entrerà dentro e lo accompagnerà per tutto il corso della vita, sarà qualcosa che gli rimane appiccicato addosso, imprescindibile del suo modo di essere…>>
Mi è piaciuta la cosa che… si appiccica addosso.
Poter dare più strumenti possibili ai miei figli che poi saranno loro stessi a decidere se usare o meno, sarebbe veramente un buon traguardo per il mio modo di essere mamma…
Vedremo che riusciremo a fare…
Condivido! Provaci!
anche noi ci abbiamo provato ma stranamente non li ha “presi” ai miei figli questo metodo.