I barattoli, si sa, li adoro, servono a centinaia di cose diverse e lo sto…
Last Updated on 18 Giugno 2017 by Micaela
Quando si tratta di organizzare i compleanni dei bambini, mi rendo conto che non è affatto facile, ci sono diverse cose da sistemare, da prevedere, da allineare (peggio di una combinazione astrale tra pianeti), quindi è comodo, anzi è comodissimo, prendere in affitto uno spazio apposito in questi parchi con gonfiabili e giochi per bambini, un bel pacchetto tutto compreso, in cui non si deve pensare a niente, neanche al buffet: sganci la grana e pensano a tutto loro.
Bello.
Ti occupi di avvertire gli invitati, distribuisci gli inviti (sempre gli stessi, tutti gli anni, tutti uguali, per ogni compleanno… e anche lì, ci sarebbe da dire parecchio…), la maggior preoccupazione è quella del: “Come mi vesto?”, ti prepari, prepari il festeggiato e ti godi la festa.
E questi sono tutti i pro della cosa.
Lo so bene, perchè ne ho usufruito anche io una volta, ed è stata una festa abbastanza riuscita.
Benissimo.
Adesso però, con il passare del tempo, con l’aumentare della mia frequentazione a questo tipo di feste per bambini, mi son fatta la mia idea… che non è del tutto popolare, eh! Lo anticipo qui.
Ieri pomeriggio ho accompagnato le bimbe ad una di queste feste, appunto.
Ancora mi devo riprendere, che stanchezza!
E’ un formicaio di bambini che vengono lanciati in queste gabbie di gomma e reti elastiche, fatte a torre, con scivoli, cunicoli, percorsi di guerra, palline colorate, funi, sali-scendi e chi più ne ha, più ne metta!
I bambini inizialmente impazziscono di gioia… poi…
poi vengono travolti da un’orda impazzita di bambini con il doppio dei loro anni, che partecipano alla festa del cunicolo affianco, che travolgono ogni essere vivente e non, che incontrano sul loro cammino…
poi… poi sudano come maialini che rotolano nel fango, perchè in questi ambienti, guai ad avere un sano ricambio d’aria…
poi… poi cominciano a piangere disperati, perchè dal labirinto di giochi e giochini vari non riescono più ad uscire, perchè son stati appunto travolti dall’orda precedente, oppure perchè si son disorientati, oppure perchè hanno fretta perchè devono andare al bagno a fare pipì e a malapena riescono a trattenerla, oppure semplicemente, piangono perchè sono distrutti di stanchezza…
poi… poi le orecchie ti ronzano dall’incredibile baccano di sottofondo che rimbomba dentro a questi luoghi, tanto che quando sei fuori di lì, ti senti rimbambita peggio se avessi partecipato ad un rave per tutta la notte…
poi… poi… non hai più voce: completamente afona, perchè hai urlato come un’ossessa ora a una bimba, ora all’altra per cercare di aiutare-consolare-rimproverare-farti sentire-varie ed eventuali…
poi… poi ti sei sicuramente strappata un paio di muscoli, perchè ti sei dovuta arrampicare in fretta e furia su una di quelle torri gommose e colorate per recuperare la più piccola, perchè ha voluto salire seguendo la sorella maggiore, ma poi una volta in cima, aveva paura di scendere…
poi… poi hai le tasche piene di fazzoletti mocciolanti, perchè un po’ per il caldo, un po’ per i pianti continui, un po’ perchè il finesettimana, per definizione, devono cominciare i malanni, i nasini prendono a colare più santo mocciolo del solito…
poi… poi… grondi sudore da tutte le parti, ma non hai modo e tempo di accorgertene, e continui a urlare, ma a sorridere a destra e a manca come una pazza, in fondo sei in un luogo dove ci si dovrebbe divertire, no?
E poi ad un certo punto, le perdi di vista entrambe, e ti prende un colpo apoplettico, perchè si son andate a cacciare nel punto più alto del labirinto di rete e gomma e cavoli vari, dentro un tunnel arancione e non te ne sei accorta, perchè in quel momento hai avuto la bella idea di salutare un’altra mamma… e comincia pure a girarti la testa…
Ah, sì, e in tutto questo, nessuno, ma dico proprio, NESSUNO se lo è filato di striscio il festeggiato, che tristezza!… c’è solo un brulicare di bambini di ogni età e dimensione salire e scendere dalle funi, dai tappeti, dalle pedane e dagli scivoli, un urlare continuo, uno scalmanarsi senza ragione nè tantomeno meta… chissenefrega del festeggiato e di chicchessia!
poi… poi, non riesci a socializzare con nessuno dei genitori presenti, perchè pure loro presi a seguire/rincorrere/urlare/aiutare/asciugare/disinfettare/rimproverare/etc etc… il proprio bambino… eccerto, le feste servono anche come occasione di incontro, di scambio, di svago, di conoscenza… certo, come no!?
poi… poi speri: vabbè almeno ora mangiano qualcosa e visto che s’è fatta ‘na certa, magari a casa son stanche e neanche cenano, si va a letto presto: macchèstoaddì!??!!?
Non mangiano un bel niente alla festa, tornano a casa più eccitate di prima e pretendono che mi metta anche a cucinare!
Per favore, se c’è qualcuno in contatto che ha intenzione di festeggiare in uno di questi ameni posti di divertimento, i requisiti graditi sono i seguenti:
– non deve essere un luogo troppo dispersivo dove i bambini si perdono d’occhio facilmente
– si verifichi prima che i giochi siano adatti ai bambini dell’età degli invitati
– meglio se non ci sono troppi giochi dove i bimbi si inabissano, o si nascondono, per poi uscirne fuori in lacrime e disperati
– meglio se non ci siano troppe altre feste in concomitanza (i festeggiati di ieri pomeriggio erano 4 di età completamente diverse: 4, 2 di 7 e 9 anni… no, non va!)
– che ci sia anche del personale, delle ragazze, o quantaltro che possano arrampicarsi al tuo posto se il tuo bimbo è in difficoltà… non oso immaginare se fossi andata in gonna e scarpe con i tacchi, come avrei fatto?
– e per favore, almeno una bottiglia d’acqua che non sia necessariamente a temperatura ambiente, PLEASE!
Insomma… feste ai gonfiabili… ma anche no, eh!
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io le ho fatte un paio di volte e devo andarci oggi pomeriggio e sabato mattina, devo dire che qui da me sono molto piccoli gli spazi e forse proprio per questo si fà una sola festa alla volta e non esiste che fanno entrare qualcuno al di fuori dei bambini invitati alla festa. Invece in Olanda mi capitò una scena come quello che descrivi tu, eravamo io e mia sorella con i Child in questo capannone enorme fatto tutto di castelli, gonfiabili etc… due di noi non riuscivamo a stare dietro ai due monelli e Second che aveva due anni si arrampicò sul castello più alto che sarà stato come un palazzo di due piani, meno male che sono abbastanza magra perché si era attaccato come un gattino sull’albero, piangeva e aveva paura di scendere, mi sono dovuta infilare in tutti quei cunicoli e andarlo a recuperare e mi sono detta: “mai più!”
Per fortuna da me non ci sono questi posti. Da noi (in estate) va di moda: la cascina didattica. Due gazebo sotto una pianta, tanto verde, tanti animali, i bambini stanno all’aria aperta e giocano. Molto bello!!
Anche io sono stata ad una festa di cinque-seienni lo scorso venerdì.
Oltre ad essere senza voce io, ora ho il cinquenne sotto aerosol causa ripetuto dentro/fuori.
Mai più, giuro!
@supermamma e pattibum: mi unisco al coro dei “Mai più!”
@mammadisem: ma infatti, viva le feste all’aperto, i pic nic o anche una saletta parrocchiale,qualsiasi cosa, basta che non siano sti labirinti di gomma!!!!
Da noi non si possono organizzare perche‘non ce ne sono.mi basta andare qualche volta ai normali gonfiabili per finire a guardare anche i figli degli altri.
sono felice di leggere che le mie perplessità non sono solo mie! Anche a me è capitato di portare mio figlio a una festa di compleanno come quella che descrivi, identica sotto qualche aspetto. Ricordo una grande confusione e bambini ipereccitati dal caldo e dal rumore. Ai bimbi può piacere, non lo metto in discussione, ma l’ho trovato troppo affollato e rischioso per i bimbi più piccoli (quelli più grandi giocavano come missili impazziti e non c’era una divisione di spazi in base all’età).
Anche io ho sempre odiato le feste ai gonfiabili … quest’anno però non ce la potevo fare ad organizzare una festa. Proprio non ce la facevo e così sono andata al “Gommolandia” vicino casa (quello piccolo) ed ho prenotato un pomeriggio infrasettimanale, un buffet (comprese tutte le decorazioni e le stoviglie in tinta) ed hanno fatto tutto loro!
Certo, mio figlio ha compiuto 8 anni e quindi non avevo nessun bisogno di corrergli dietro. Ma per il resto i difetti ci sono tutti.
Compreso il fatto che devi andare a ricattare tuo figlio per farlo venire a spegnere le candeline, e tutti i bambini sono in giro a giocare o a fare la fila ai tappeti elastici e così spegni le candeline con 4 gatti …
Vogliamo anche parlare dello “scarta la carta?”: LO ODIO!
Sia io che mio figlio non riusciamo mai a capire e/o ricordare chi gli abbia regalato una certa cosa, data la confusione che si crea. Io voto per consegnare personalmente ogni regalo al festeggiato quando l’ospite arriva, almeno si ringrazia di persona!
Insomma una volta la festa si faceva a casa coi dolci della mamma e si invitavano solo gli amichetti del cuore …
Bei tempi: a misura di bambino!
Ah, dimenticavo: non hai ancora provato le feste al Mcdonald.
Non ti puoi nemmeno immaginare!
Non aggiungo altri commenti per non offendere chi magari per comodità/semplicità/economia sceglie questa soluzione… siamo mamme e quindi fallibili.
😉
Concordo assolutamente in tutto.
Ormai tutti i compleanni qui da noi sono organizzati in questi luoghi.
L’ultima volta per poco i gemelli non ci lasciano le penne.
Io continuo ostinatamente a rifiutarmi, ma mia figlia ogni anno preme sempre di più, non so per quanto riuscirò a resistere.
E ai nostri compleanni non si presenta quasi nessuno.
Che schifo.
io ho smesso di fare le feste a casa da quando il cucciolo ha compiuto 3 anni. già il compleanno di 2 anni è stato un delirio, tutti i giocattoli di casa sono stati presi e buttati sul pavimento, con mio figlio che era geloso e non voleva che nessuno li toccasse, ognuno giocava per conto suo, e giocare significava prendere qualcosa, studiarla per un po’ e poi lasciarla per terra per poter passare a qualcos’altro. a 3 anni quindi abbiamo scelto un asilo, posto bello e spazioso ma anche lì, troppi giocattoli. la differenza era che non erano nostri e non dovevamo metterli a posto noi. quest’anno abbiamo optato per la sala in un centro sportivo, con parco giochi annesso (per fortuna i primi di ottobre se è bel tempo si può ancora giocare fuori): è stata un successone. gli unici giochi a disposizione erano palloncini e trombette. hanno giocato tutti insieme fra dentro e fuori, si sono inseguiti, lanciati palloncini, sembravano diverstirsi molto e soprattutto vivere insieme quel momento. certo conta anche l’età, a 4 anni è diverso che a 2 o 3… ma secondo me anche l’ambiente era più adatto. in fondo i bambini, specie se sono tanti, hanno solo bisogno di uno spazio ampio, senza intralci. i giochi, come anche i gonfiabili, li isolano uno dall’altro e li divertono fino a un certo punto. riguardo ad avere tutto il buffet pronto poi… la cosa divertente è decidere cosa preparare, scegliere cosa comprare… organizzare tutto… in fondo non serve chissà che cosa, anzi in genere le cose semplici sono le più apprezzate!
Guarda cara mia, io ne ho fatta una…..e mai più ed adesso non solo non le faccio più, ma neanche ce lo porto più! Sono le feste più assurde che si possano organizzare e lo dico PUBBLICAMENTE per genitori che non hanno voglia di spremersi le meningi per organizzare qualcosa di “diverso” e meno “facile”!
Mi ricoprirete di insulti ma lo penso!
Tra un mese mi tocca…ma stavolta…laboratorio creativo di CUP CAKES!
E passa la paura!
A bèh, allora il mio pensiero non è poi del tutto impopolare come credevo! Siamo in parecchie ad essere d’accordo…
@Roberta: voglio venire pure io a giocare al laboratorio di cup-cake!!!! Sei sempre una grandissssssssima!
Io sto architettando invece un altro tipo di laboratorio per la festa della mia Miriam di sabato prossimo, ovviamente nessuna anticipazione verrà rilasciata in questa sede adesso! 😉
Girando su internet, mentre cercavo posti dove festeggiare, mi è uscito questo blog. Ho partecipato a diverse feste in questi parchi di gonfiabili e devo dire che vedere mio figlio sudato e anche con qualche taglietto, ma FELICE di aver passato un paio d’ore con i suoi amici, non mi fa stare per niente preoccupato, anzi sono contento per lui perchè passa del tempo fuori casa e sopratutto in compagnia dei suoi amichetti. Io non credo che questi posti siano “pericolosi” ma forse siamo noi che siamo troppo ansiosi, quando eravamo piccoli noi questi parchi non c’erano e sono contento per mio figlio che ora ci siano, perchè possiamo controllarli e loro si possono divertire, senza stare in mezzo a una strada.
Non so perchè la pensi in maniera cosi diversa da voi, magari sarà l’eta (io ho 30 anni) ma vedere i bambini giocare liberamente su un gonfiabile, conoscere altri bambini SOCIALIZZARE con loro mi fa accettare volentieri anche un mal di testa a fine serata.
Ho partecipato a una festa in ludoteca con gonfiabili e varie..e mentre stavo li mi sono chiesta cosa cavolo c’entrassi io!mi spiego:sono feste a misura di bambino..organizzate dalla struttura in cui pensano a tutto gli animatori,dal farli giocare al farli mangiare ecc.. in un’area dove solo i bambini possono stare,scalzi,… allora io da “parente invitata” senza figli mi son chiesta che cavolo ci stessi a fare li!i nonni idem forse hanno visto il nipote a fine serata qiando lo hanno salutato x andarsene! Dico io se organizzate una festa del genere,e pensate che a vostro figlio possa piacere più di una festicciola a casa con parenti e cugini allora evitatevi di invitarli sti parenti che in queste festesono azzeccati come un cappotto ad agosto!tristezza infinita e poi onestamente è vero il festeggiato non se lo fila nessuno e spesso,spece se troppo piccoli,i bambini nn si filano neanche tra di loro!io non la farei mai una festa cosí!alla fine un giorno in ludoteca con gli amici puoi organizzarlo quando vuoi tu perchè penso che a 4/5 anni un bambino sarebbe cmq felice di spegnere le candeline circondato dai nonni che quelli si che lo mettono al centro dell’attenzione!mi sembrano le feste delle famiglie fasciate…quelle dove non c è dialogo ne tanta voglia di vedersi!quelle dove il parente se viene bene ma se non viene meglio xchè tanto stare ore a fissare bambini che “giocano”me ne vado al parco almeno respiro aria pura!