Oggi è il suo secondo compleanno... A quest'ora, due anni fa, ancora non avevo neanche…
Last Updated on 11 Febbraio 2020 by Micaela
Cosa c’è di più interessante di un documentario sugli animali?
A noi piacciono, ma non ne siamo appassionati, perchè alcune volte diventano noiosi, c’è poca interazione, si divaga un po’ troppo e talvolta i bambini perdono il mordente, si distraggono e via… il legame si rompe.
Ma c’è una sola persona in grado di tenerli incollati, o meglio, tenerci tutti incollati davanti alla televisione a vedere le sue avventure in ambienti selvaggi, impervi, pericolosi e popolati dagli animali più incredibili: Frank, anzi Wild Frank.
Lo conoscete?
Lo amate come noi?
Non lo conoscete? Allora dovete conoscerlo.
Tutte le sere di questa estate, dopo aver cenato e fatto un giretto in piazza, corriamo a casa perchè sappiamo che c’è lui che ci porterà in un qualche posto sconosciuto e meraviglioso. E non ci importa di fare le ore piccole, siamo in vacanza: tutti accoccolati sul lettone, ognuno prende posizione e comincia lo spettacolo.
Wild Frank: divertimento e istruzione
Frank è capace di afferrare alligatori, serpenti di qualsiasi specie e farsi amici bradipi e tapiri. E’ incredibile il suo modo di fare, sempre molto rispettoso degli animali, perchè si vede che si tratta della sua grande passione, e molto familiare, come se per lui accarezzare un boa constriptor o baciare una iguana fosse una cosa quotidiana. E in parte, per lui, lo è. Lui parla con dolcezza alle bestiole, le tratta alla pari, si mette alla loro altezza, li guarda dritti negli occhi e li capisce al volo.
E’ una specie di Dottor Doolittle, un sussurratore di coccodrilli… insomma, con lui, gli animali diventano mansueti e si lasciano accarezzare.
Frank sa spiegare tutte le abitudini e le caratteristiche di qualsiasi animale lui incontra lungo il suo tragitto, l’ha fatto lungo il suo percorso in Amazzonia e continua a farlo ora nella sua avventura africana, sulle orme di Livingstone.
E a lui si ispira in questa ultima fatica, ripercorrendo i suoi passi in Africa e rivedendo gli stessi panorami mozzafiato e incotrando le grandi specie viventi.
L’ingrediente vincente di Frank è il divertimento che trasmette, il grande entusiasmo che ci coinvolge!
Wild Wild Wild Frank!
A volte è un pazzo, un vero pazzo, che sfida la morte in un istante. Probabilmente è tutto calcolato, probabilmente no. Noi lo guardiamo con curiosità.
La sua particolarità e quello che lo rendono diverso da tutti gli altri conduttori di programmi del genere, è proprio questo: il ritmo incalzante ed il divertimento.
Adatto a tutta la famiglia.
Adoro Wild Frank…
Lo adorano i bambini.
Frank uno di famiglia
Per noi ormai è una persona di famiglia, lo zio un po’ svitato, che fa cose che non dovrebbero farsi, che sa un sacco di storie e che gioca con tutti.
Riesce anche a farci conoscere usanze e vite a noi lontanissime, come quelle delle tribù che incontra lungo il suo cammino. Si sottopone ai loro riti di iniziazione, spiega come funziona la loro società vivendola in prima persona e portando la sua travolgente allegria.
Anche per quelle tribù lui è un mezzo pazzo alla ricerca di guai e per questo lo prendono sotto la loro ala protettiva svelandogli segreti e riti per aiutarlo nella sua missione.
E lui, dal canto suo, porta quella che è la nostra civiltà: è riuscito persino ad organizzare un torneo di calcio tra bambini di tribù diverse in Amazzonia e la gioia di quei bimbi, lo spirito di gruppo, il senso vivo dello sport e più genuino è venuto fuori ed ha coinvolto tutti gli abitanti di quei luoghi.
E’ appassionante il suo modo di fare.
Insomma… evviva Wild Frank!