Last Updated on 3 Dicembre 2018 by Micaela

Ragazzi, ci risiamo!
A nulla vale la mia voce fuori dal coro, come sempre del resto, proprio a nulla.
E’ quasi Natale, manca meno di un mese ormai ed eccole, sempre più alacri e operative le mamme che raccolgono soldi per la qualunque, affannarsi ora per cercare il regalo di Natale per le maestre.

Ora, non per essere retorica, antipatica e controcorrente a tutti i costi (o forse sì!), ma questa storia della corsa al regalo per le maestre io personalmente la detesto.

Sarò come sempre impopolare, ma veramente non la capisco.

regalo di Natale per le maestre

Qual è il motivo per cui si deve fare questo regalo che sennò “pare brutto“?!
Le maestre stanno lì per svolgere il proprio lavoro, ed è vero che ce ne sono alcune, grazie a Dio (aggiungo), che lo svolgono con particolare passione e dedizione, che si impegnano veramente tanto, nonostante le difficoltà del sistema e la mente gretta e ottusa di noi genitori, che facciamo di tutto, pur di screditarle agli occhi dei nostri figli, spesso e volentieri, ma perchè fare loro un regalo?
Perchè altrimenti “pare brutto“.
Ma a chi pare brutto?
Non penso che se le maestre non ricevessero un regalo a Natale penserebbero che “pare brutto”, anzi, penserebbero che non si sono spesi soldi per svariati motivi, che non hanno ricevuto l’ennesimo ninnolo inutile, che tutto sommato ricevere un “grazie” ben detto, può valere più di mille altri regali, avere finalmente l’adeguata collaborazione di noi genitori, sarebbe un regalo più prezioso per il loro operato. Sbaglio? Boh, forse no.

Realizzare un bel regalo fatto con le mani degli alunni? Non sarebbe una idea carina? Una tela gigante dipinta da loro, tutta colorata, oppure un calendario con le loro foto, … non so, di idee ce ne sarebbero tante! Ma vuoi mettere la praticità di infilarti in un centro commerciale ed andare da Carpisa e fare l’ennesima borsetta, che gusto!?

O almeno, cercare di fare loro qualcosa di meno scontato come può essere una borsa da grande magazzino, o una sciarpa come tante…
Sarei d’accordo se tra le mamme ce ne fosse qualcuna capace nel fai da te, nell’handmade, una mamma artigiana che realizza borse, maglie, bigiotteria particolare, … qualcosa di unico, di originale, di prezioso e fatto veramente col cuore. E non lo dico per risparmiare, perchè alla fine, non è che si risparmierebbe, ma per dare al regalo stesso una valenza maggiore: da una parte la maestra sicuramente riceverebbe qualcosa che non ha già come doppione, e dall’altra ci sarebbe una mamma con un lavoro da svolgere.
Sbaglio? Boh, forse sì.

Ho anche provato a portare avanti l’idea di fare un regalo alla classe stessa, se si sa che manca qualcosa ai bambini in aula, allora questa è un’occasione buona per fare un bel regalo… ma mi è stato risposto che per questo c’è il fondo cassa e che quindi non avrebbe un senso farlo. Non avrebbe senso. Quindi pare brutto?

Intanto, mi sono tirata fuori dal gruppo whatsapp della classe di una delle mie figlie, dopo aver più volte cercato di mandare giù le lunghe e inutili e tediose e insensate conversazioni tra noi noiosissime, saccenti mamme del cavolo, che pare che solo noi sappiamo vivere, ma non sappiamo ascoltare.

Ditemi cosa ne pensate, spassionatamente… amiche e, soprattutto, maestre all’ascolto, voi come reagireste se non riceveste un regalo di Natale?

Ah… visto che ormai da questa cosa del regalo non se ne esce, allora http://www.lemcronache.it/regalo-alle-maestre-last-minute/

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17 pensiero su “Regalo di Natale alle maestre? Anche no!”
  1. Io il regalo alle maestre l’ho fatto con le altre madri dell’ultimo anno, solo alla fine del nido, non certo ogni anno, tanto meno per Natale. Quando lo abbiamo fatto, abbiamo scelto una macchina fotografica per le maestre, a cui serviva per i laboratori scolastici e per il giornalino, e materiale didattico, come colori, penne ecc.
    Concordo in toto con te!!!

  2. Concordo!!!!
    Anche io odio questo cosa del regalo per forza alle maestre!
    E da due anni abbiamo finalmente optato per regali utili alla classe di cui ne beneficeranno anche i nostri figli e oggetti fatti dai bambini
    Eppure…c’è ancora chi attende “il regalo” alle maestre!

    Buon proseguimento

  3. Non si capisce bene se la signora è contro i regali : perché le maestre sono pagate per fare il loro lavoro e quindi non si meritano niente di più, tranne poche brave davvero; perché insomma tutta questa vanità intorno alla raccolta dei soldi, che spesso sono troppi e alla fine il regalo che viene acquistato e piace ad alcune mamme può non piacere ad altre; perché non c’è male se si fa, ma è meglio con le mani dei propri figli e l’aiuto della maestra?! 🙂
    Comunque io sono contraria ai regali commerciali, ci sono altre cose che si possono fare per un’ insegnante…tutti i giorni dell’anno. Perché se si comincia dall’ inizio con i regali comprati perché se no” pare brutto” si deve continuare poi sempre , altrimenti è “ancora più brutto”. Se invece un genitore fa un regalo personale ed altro no ( alla maestra) sempre si entra in un cerchio viziato , è una specie di corruzione e cosi alcuni bambini sono visti meglio degl’altri. I regali si fanno per gratitudine, per un merito, altrimenti è uno stress, una cosa fatta senza cuore, per obbligo perché “cosi fanno tutte”.

    1. Direi che sono contraria al regalo “standard” alle maestre per dovere.
      Altro discorso è fare un biglietto di auguri e di ringraziamento, oppure qualcosa fatto con le proprie mani, lo vedo come un segno di riconoscimento del lavoro svolto molto più personale, caldo e sentito.
      Tutto qui.
      Il resto è soltanto ipocrisia.

  4. Sono una mamma ed animatrice bimbi. Da figlia ricordo ancora la 24 ore regalata col cuore in mano a 10 anni alla mia adorata maestra che andava in pensione, i regali vanno fatti con affetto e con affetto vanno accettati, da animatrice quando mi viene data una piccola mancia mi emoziono perché capisco che i genitori sono stati felici di come i loro figli sono stati trattati. Punto

  5. Sono insegnante, non nego che ricevere il regalo natalizio mi dia gioia, non per l’ oggetto in sè quanto piuttosto sapere che i genitori sono contenti del mio lavoro. Ma ne farei a meno certo e non mi sentirei offesa , è accaduto , certo alle volte ho pensato che una rosa non costa niente ed è bellissima , è un gesto , un attenzione per chi ama come voi quei bambini , è una semplice gentilezza. In sintesi, si può non fare e chi si offende è sciocco, ma un pensiero piccolo è un atto di amore …credo che , chi (!) ami i vostri figli lo meriti . Un abbraccio 🙂

  6. Da mamma: alla nostra scuola dell’infanzia questo dictat non esiste, chi vuole fa per conto proprio; io ho fatto regali col cuore e non perché “faceva brutto”, difatti lo scorso anno abbiamo pensato ad una piccola composizione floreale per la coordinatrice (super!) ed invece alla maestra supplente arpia e saccente… PIPPE!
    Quest’anno se dovessi ringraziare equamente la nuova maestra di Simone dovrei aprire un mutuo… <3
    Da educatrice: ne ho ricevuti un po', il più bello, e davvero non è retorico, sono stati i biscotti fatti a mano da un bimbo e la sua mamma e quando nel biglietto ho letto "Grazie di cuore!", ho pianto… 🙂

  7. Anche con la classe di mia figlia più grande abbiamo fatto alle varie maestre piccoli doni fatti dai bambini. Ci siamo trovati un pomeriggio e decorato barattoli di vetro per farne lanterne, un’altra volta semplicemente ogni bambino ha fatto un bigliettino che poi sono stati raccolti e confezionati insieme, a fine anno abbiamo decorato vasi di terracotta e regalati con dei fiorellini… c’è da dire che è sempre stata una mamma in gamba e attiva a proporre e chi ha potuto ha contribuito con tempo più che con i soldi. Ma non in ogni classe c’è questa possibilità. Io se dovessi contribuire solo economicamente probabilmente rinuncerei.

  8. Ciao,
    anche io penso che non serva necessariamente fare il regalo alle maestre perché sono li per svolgere il solo lavoro per cui sono pagate, allo stesso tempo soo d’accordo sul grazie perché è una grossa faticare gestire i bambini. Quanto alle mamme che si prodigano per fare i regali di Natale da Carpisa o da chi vogliono, penso che siano comunuqe da ringraziare e se vanno in un centro commerciale è perché per il loro metro di giudizio quello è il meglio e sono convinte di fare un bel regalo. Anche io preferisco l’handmade ma le stesse mamme pensano che sia radical-chiche del resto sempre di un regalo si tratta. Noi facciamo il regalo alla classe e la maestra ne è ben contenta perché dopo 30 anni di insegnamento ha l’armadio pieno di foulard, sciarpe e il balcono pieno di piante. Forse un regalo alla fine dei tre anni ha più senso.

  9. In realtà pare ancora più brutto quando lo è il regalo, e in genere il regalo è brutto quando non è personale, non è pensato…il senso del regalo è grazie di amare e accudire tutto il giorno il mio tesoro più prezioso!
    Al nido in ogni occasione abbiamo fatto un regalo ma che fosse utile alla classe (macchinetta fotografica,buoni libro,…). A fine ciclo abbiamo fatto un regalo alle maestre, un bracciale però con una frase personalizzata di ringraziamento,poi una corteccia di albero con incisi i nomi di tutti i bimbi e un bel ciliegio da piantare in giardino! Se si vuole fare è bene farlo col cuore,sennò meglio fare una donazione e regalare un bel biglietto alla maestra!

  10. Concordo !!!!
    Ho cambiato scuola a mia figlia in terza elementare , passando dalla scuola pubblica ad una privata ad indirizzo steineriano, la stessa cosa ..da questo punto di vista !!! Addirittura due regali all’anno , ma perché???
    Sono un educatrice e ritengo che come me, le maestre siano delle professioniste ( alcune brave , altre meno ) che fanno il proprio lavoro ! Punto !!

  11. In generale ammetto che non sono tanto da regalo… a mio parere è verissimo che ci sono maestre e maestri straordinari da ringraziare il cielo che ci aiutino nella crescita dei nostri bambini e che fanno più del loro mestiere… però nessuno nega che i modi di ringraziare siano tanti. Mi pare che si vada a comprare il pensierino più che a perdere 5 minuti per riflettere sulla fortuna avuta. Mio fratello ha avuto una maestra così brava che è rimasta amica di famiglia fino alla morte di vecchiaia ed è stata pure invitata al matrimonio di mio fratello… mia mamma le telefonava 2, 3 volte l’anno e ricevevamo gli auguri per Natale e la cartolina in estate. Purtroppo io non sono stata altrettanto fortunata e ho perso di vista la mia maestra (che faceva commenti sul peso dei bambini in faccia ai bambini stessi!! 🙁 ). In conclusione: il pensierino è la solita formalità femminile, se volete essere grate alle maestre diteglielo in faccia e mantenete i contatti con loro, dite ai vostri bimbi di continuare ad andare a trovarle…

    1. Mi hai fatto ricordare che con la mia insegnante di inglese del liceo, ho mantenuto così tanto i contatti, che ricordo che venne anche ad assistere alla mia discussione della tesi di laurea. Ed era emozionatissima ed orgogliosa quasi quanto i miei genitori. Una grandissima insegnante, una donna eccezionale davvero.

  12. Io temo che molti genitori vivano il regalo da fare a un’insegnante come un dovere più che come quello che dovrebbe essere ,cioè una semplice forma di ringraziamento. Quest’anno mia figlia ha sentito il desiderio di fare un piccolo dono alle sue maestre dopo cinque anni di percorso didattico /affettivo condiviso.Io ho assecondato questo suo desiderio per il semplice fatto che queste donne non svolgono un lavoro da poco e posso garantirvi che una classe da gestire non è sempre una situazione semplice. I bambini di quarant’anni fa ‘ avevano un’educazione diversa …oggi le cose non stanno più così e per la maggior parte dei casi l’insegnante non è più una figura così rispettabile. ..mia figlia oggi ha dato i suoi regalini correlati di bigliettino. ..certe emozioni vanno vissute…quando il contesto lo permette e fidatevi…il regalo è relativo, conta di più il rapporto tra scuola /famiglia ,conta di più un bambino che si sveglia con entusiasmo perché qualcuno rende la sua vita scolastica piacevole…signore ci sono “maestre” e “MARSTRE”…e ricevere un bigliettino da questi esseri speciali che sono i vostri figli è già il migliore dei regali per un”insegnante che crede in ciò che fa e lo fa con il cuore. In questi anni ho ricevuto foulard, angioletti, piccoli gioielli,libri. ..ma quello che ho sempre ricevuro è relativo alla gratitudine delle famiglie…vale più di qualunque cosa! Mi ricrescita che alcune mamme manifestino una tale e agguerrita negazione nei confronti di un pensiero fatto con il cuore : è molto triste…lo è profondamente se si considera che le maestre si prendono cura anche dell’aspetto emotivo oltre che di quello didattico…per carità poi…ogni singolo individuo è libero di esprimere le proprie idee ma sarebbe meglio riflettere su questo mestiere. ..soprattutto quando le insegnanti sono valide.

  13. Mi scuso per gli Errori ma sono stanca dopo una giornata dedicata ai costumi da ultimare per la recita di fine anno…ai giudizi…I voti…giornata piena!

  14. Da mamma faccio due conti, un insegnante potrebbe arrivare serenamente a 35 / 40 anni di cariera moltiplichiamo per 2 per contare natale e arriviamo a 70 / 80 regali dividamo per un numero equivalente di cornici, portachiavi, borse, orologi e sciarpe. In media un insegnate si ritrova, se le va bene, una decina di borse attaccate ad altrettanti portachiavi un cassetto ricolmo di sciarpe e cornici in ogni dove piene di visetti sorridenti ficcate in ogni cassetto possibile della casa, perchè, immagino, in bella vista terrà le cornici con le foto della sua famiglia. A occhio e croce sono circa 7.000 / 8.000 euro di niente. Perchè, come ha detto giustamente qualcuno, la stima, l’amore e l’attaccamento per un bravo insegnante può e deve essere manifestato, se onesto, con un gesto simbolico quale che sia. Invece, noi mamme taccagne, pensiamo che sia etico usare questi 8.000 euro per dare sostegno all’istituto che è stato così bravo da assumere queste brave insegnanti dando alle stesse il materiale e le risorse necessarie per fare ancora meglio il loro lavoro.

  15. Sai, io sono la moglie di un insegnante elementare. Il suo stipendio è ormai lo stesso da molti anni, che, per una scusa o per l’altra, non vogliono aumentare. Ma questo non c’entra niente. Quello che volevo dirti è che quando i bambini gli fanno il regalo mi viene a casa con un sorriso grande come il mondo! Per lui è più importante dello stipendio ricevere qualcosa dai suoi amati alunni! Ma non è mai nulla di costoso, sia ben chiaro, a parte l’ultimo anno, la quinta: un anno ha ricevuto un orologio, un’altra volta un ombrellino da tenere nello zaino, un’altra ancora un telo mare. Un anno ha ricevuto perfino una maglietta con tutte le foto dei suoi alunni e le firme: per lui è il massimo, assieme ad un calendario con le foto di un’altra quinta che ha avuto o alle foto annuali che conserva gelosamente. A Natale ha ricevuto una volta un panettone, un’altra una cioccolata alle nocciole di cui va matto. Ma quando mi viene a casa con la candelina fatta a mano da una bimba, o con dei biscotti ripieni da un’altra, oppure, l’ultima cosa un mesetto fa, un bimbo cinese gli ha regalato un segnalibri in legno con la scritta in cinese. Mio marito in questi casi è al settimo cielo, perchè sono cose personalizzate che i bambini gli fanno con amore. Sì, si sente amato. Ormai è prossimo alla pensione, ma ancora si ricorda dei primi alunni avuti quarant’anni fa! Ed ha un cassetto con tutte le cosine che gli hanno regalato, perchè è qualcosa di tangibile del loro amore, anche quando si saranno dimenticati di lui!

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