Avete un manipolo di femminucce da intrattenere, amanti di tutto ciò che è rosa e…
Last Updated on 1 Marzo 2016 by Micaela
Quando organizziamo una festa di compleanno per i nostri bambini, oltre a pensare alla location, al buffet, all’allestimento, agli inviti, oggi è necessario pensare anche all’animazione, ovvero: all’intrattenimento dei bambini. Una festa di compleanno senza animazione, non viene affatto considerata plausibile!
Ormai sembra essere necessaria anche questa, perchè altrimenti pare che i bambini non riescano a divertirsi più in autonomia, giocando liberamente, ballando, o inventandosi giochi. Ora ci vuole un adulto (talvolta anche più di uno), che stia lì, che proponga giochi strutturati, che porti materiale per farli divertire, che li intrattenga in maniera adeguata (perchè altrimenti viene anche criticato dagli stessi bimbi!) e, che li sorvegli affinchè tutto fili liscio.
Questo permette qualche ora di libertà per i genitori che riescono a scambiare qualche chiacchiera tra loro in santa pace, senza dover per forza seguire con lo sguardo i figli-scimmia (ed il mio piccoletto, vi assicuro che lo è!), senza dover sorvegliare, sedare, rimproverare, rincorrere,…
L’animazione è una splendida invenzione, diciamolo apertamente!
Ultimamente poi, l’offerta si è così diversificata che si possono organizzare dei veri e propri laboratori: da quello di pasticceria, a quello d’arte, passando per quello di magia e di lingua. Insomma, è una vera figata!
Poi c’è l’animazione classica che fa fare un po’ i soliti giochini (sempre divertenti), c’è l’animazione più chiassosa, che verte più che altro a distruggere fisicamente i bambini, quell’altra più pacata. Poi ci sono i personaggi delle favole che si possono invitare e fare la loro comparsata (a suon di bei bigliettoni… ho capito troppo tardi che ho sbagliato tutto nella vita: altro che studiare, avrei fatto meglio a travestirmi da qualche principessa obesa e andare in giro per feste… va!)
Quindi, i vantaggi di una festa di compleanno con animazione, sono considerevoli e non trascurabili.
Panico: festa di compleanno senza animazione… e mo’?!
Poi però accade, come è successo a noi all’ultima festa, che improvvisamente chi era incaricato dell’animazione sia impossibilitato a venire (per motivi di salute… che mica si può pretendere che poveraccia si presenti con oltre 38° di febbre!) e capita che all’ultimo momento non ci sia la possibilità/voglia di trovare un sostituto.
“Ma sì, dai, che vuoi che sia?! Ci inventiamo qualcosa per tenere buoni i bimbi e per farli divertire… dai, in fondo non sono più così piccoli”
Ah.
Certo.
Pare facile: avete mai avuto a che fare con una decina di seienni, elettrizzate e galvanizzate che girano impazzite per casa?
Il gioco libero funziona?
Mi sono armata di pazienza, o meglio, di pura rassegnazione ed ho lasciato la festa andare quasi da sola.
Inizialmente il delirio: non tutte le piccole invitate si conoscevano bene tra loro, si erano formati dei piccoli gruppetti, cominciavano poi le prime scaramucce, i piagnistei del “è mio” “lo voglio io” “non mi va di giocare con lei!”…
Abbiamo constatato che il gioco libero, almeno all’inizio, non era una buona idea.
Allora mi sono messa in mezzo io ed ho proposto un paio di giochi molto semplici che hanno coinvolto bene o male tutte le presenti ed hanno aiutato a rompere il ghiaccio.
Poi mi ero anche alquanto stufata, quando ho visto che la situazione si era normalizzata, le ho lasciate fare.
Per un po’, è andata bene, poi ricominciavano gli attriti. E a quel punto è comparsa la torta.
Momento di tregua.
Fiù! Dai che ce l’abbiamo quasi fatta!
Dopo la torta, quasi come se si fosse rotto un malvagio incantesimo, tutte felici e contente se ne sono andate nella cameretta ed hanno cominciato a giocare serene.
Ovviamente… era quasi ora di andare via.
Come sempre, il bello arriva tardi. Troppo tardi.
Comunque, sì, abbiamo constatato che con bimbe intorno ai 6 anni, si può sostenere una piccola festa di compleanno senza animazione e le mura della casa sono ancora integre. Credo.
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Noi abbiamo sempre fatto feste senza animazione. Di solito in patronato, dove un ampio spazio esterno garantiva sfogo ai bollenti spiriti. L’ultima volta (anche per noi erano 6 anni) a casa…dove ad un certo punto eravamo arrivati a 20 bambini/e e una decina di mamme (ancora non capisco come sia stato possibile, visto che avevamo distribuito 12 inviti…). Me la sono cavata chiudendo a chiave tutte le porte e lasciando libero accesso solo a soggiorno, corridoio e cucina (dove c’era il buffet). In un angolo le Barbie, su un tavolo colori carta colla e forbici, e nel corridoio le scatole con i puzzle… devo dire che anche la mia casa ha retto!
L’animazione è comoda, ma forse non è così sbagliato che inizino ad abituarsi a organizzarsi da soli nel gioco!
Quella di dare accesso solo ad alcuni giochi selezionati è una idea geniale, davvero!