Jojo Rabbit: il film che racconta il nazismo da un punto di vista insolito, adatto…
In assoluto il miglior romanzo che ho letto in questa estate, almeno finora: “Chiudi gli occhi” di Simona Fruzzetti.
Gli ingredienti di questa storia sono molteplici ed è stato proprio questo che mi ha incollato alle sue pagine, tanto da trangugiarlo in meno di una giornata.
Giallo, suspance, scoperte, ironia, intrigo e una bella storia d’amore.
Una storia d’amore matura, adulta, profonda, sentita e che sconvolge le due anime tormentate dei protagonisti.
Chiudi gli occhi – La storia
Lei, Jordan, una veterinaria in una cittadina di poche anime in Irlanda, spirito forte, deciso, sicuro. Ma è tutta apparenza. Nasconde un passato difficile, duro da accettare e da superare, a suo modo l’ha fatto, ma ritorna a galla con prepotenza. Ora lo affronta a muso duro, costi quel che costi. A tutto questo si aggiunge il giallo da risolvere della morte di qualcuno a lei vicino e la raccolta di indizi è quasi tutta a suo carico.
Una donna intelligente, che mai si è pianta addosso alla ricerca di chissà che cosa distante da lei e irraggiungibile, una donna concreta, e salda, nonostante non avesse alcun punto di riferimento, anzi, tutti quei piccoli appigli che aveva, piano piano le franano da sotto i piedi e ad un certo punto è davvero sola.
Completamente sola. Lì avrebbe potuto fare la vittima, piangere, lasciarsi andare, aspettare il principe col cavallo che arriva a salvarla, ma non lo fa. Lei è l’unica artefice del suo destino.
Quanto mi piace Jordan. L’ho amata da subito.
Un romanzo per non lagnose
Insomma, se vi piacciono le storie dinamiche e che vi lasciano col fiato sospeso “Chiudi gli occhi” è il romanzo per voi.
Se invece siete spiriti mosci e tendenti alla lagna, lasciate perdere, questa storia potrebbe farvi scoprire quanto siete inutilmente invertebrati.
Una storia travolgente. In tutti i sensi.
Ora, non è che lo dico perché lei sia mia amica, perché mi piace lei da matti, come donna e come pozzo di umanità, mi piace come scrive e le voglio bene, non ho scritto questa recensione per questi motivi. Se non mi fosse piaciuta, le avrei amichevolmente detto: “Simò, però fa cagare!” e invece no, le dico: “Simò, mi hai travolto!”.
Ah, già che ci siete, vi suggerisco anche questi altri due romanzi della Fruzzetti:
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