Cercasi suggerimenti su come gestire gli scatti di ira e l'estrema vivacità di Massimo. Ora.…
Last Updated on 27 Ottobre 2017 by Micaela
Eh, bella domanda! Bellissima.
Ci vogliono i nervi saldi ed una pazienza zen, cosa che non ho, anzi, non ho mai avuto.
Se a tutto questo si aggiungono le notti insonni, le cose da fare dentro e fuori casa, il senso di affanno e di inadeguatezza che ti senti sempre addosso, il cortocircuito è imminente.
Come ho interrotto la catena dei capricci
Squilla il telefono sulla mia scrivania, rispondo al volo sperando che sia una questione da poco. No, non lo è. Rispondo con fare superficiale, segnandomi su un foglio di approfondire la cosa l’indomani mattina, assolutamente! Riaggancio, infilo il cappotto e scappo alla velocità della luce.
Sentirsi in trappola, o peggio: su un campo minato
Faccio pena alle altre mamme, che arrivano tutte sorridenti al nido a riprendere il proprio cucciolo, che le abbraccia sereno.
Faccio pena alle educatrici.
Faccio pena anche a me stessa. Non va bene.
Miriam si accende con capricci e sceneggiate napoletane appena mi vede sull’uscio della sua aula. E io non riesco a darle retta, perchè ho in braccio Melania.
Devo cambiare l’ordine dei fattori. Questa è la chiave!
Come ti risolvo il problema delle crisi isteriche di Miriam all’uscita dal nido?
Invertendo l’ordine di come prendo le bimbe!
Eccerto! Perchè non ci ho pensato prima?!
Perchè non provarci?
Anzichè prendere prima Melania e poi Miriam, penso che sia meglio fare al contrario.
In questo modo Miriam non ha come prima visione, quella di me con in braccio la sorella più piccola. Forse i suoi capricci sono dettati dalla gelosia? Ci potrebbe essere.
In questo modo, se Miriam ha qualcosa da dirmi, da manifestarmi, da chiedermi, se vuole anche solo farmi vedere un disegno, io ho un istante dedicato per lei, senza Melania. Ho la possibilità di chinarmi e abbracciarla e risponderle con calma.
Come gestire i capricci: evitiamo le cause (quando possibile!)
E poi insieme si può andare a prendere Melania, la piccoletta di casa. Anzi, così posso proprio coinvolgere Miriam in questa azione e farle vedere che lei è grande.
Sì, decido che questa è la strategia migliore per interrompere questa catena di capricci.
Convinta, il giorno dopo l’illuminazione, metto in atto la sequenza pensata.
E’ un successo. Mi sento forte, adeguata, brava. Sì, mi sento proprio BRAVA!
Arrivo da Miriam, lei mi corre incontro. Ci scambiamo due chiacchiere sulla giornata, le infilo il cappotto e poi le dico: “Dai, Miri, vai tu a prendere Melania nella sua classe, dille che c’è mamma fuori che l’aspetta!”
MAGIA!
Miriam è corsa dentro la classe di Melania e sono uscite fuori insieme mano per mano…
Niente crisi.
Niente pianti.
Niente di niente…
Sarà un caso? Non credo.
E’ sicuramente vero che è cambiato anche il mio stato d’animo, ora, quando le vado a riprendere, non sono più attanagliata da quell’ansia che mi irrigidiva e che mi teneva tesa e frettolosa, anche un po’ paurosa, lo ammetto.
Non dico che arrivo leggera come una rosa, ma vado sicuramente più ben disposta e anche questo ha il suo peso.
E’ vero che a volte come gestire i capricci è impossibile, altre volte, invece è possibilissimo. Come in questo caso.
In realtà qui sono riuscita a fare un’analisi della situazione e a capire le cause vere che generavano il capriccio e innescavano il corto circuito tra le bambine.
Ecco, una volta capite le cause ho trovato una soluzione e fortunatamente ci ho azzeccato al primo tentativo.
Tutto questo, per dire, che forse è bene analizzare i motivi del malessere del bambino, potrebbe essere che ci sia una richiesta di qualcosa dietro a quel capriccio e che non sia un pianto o una lagna fine a se stessa (il che, a volte, anzi spesso, potrebbe anche essere così!) e allora lì, dobbiamo intervenire, per quel che possiamo.
Per tutto il resto, c’è il magnesio… per me!
Ehi, ma sei un genio!
I momenti difficili aguzzano l’ingegno.
BRAVISSIMA!
A volte basta poco!
Grande!!! A volte basta poco…con un pò di ingegno si trova la soluzione!
In bocca al lupo per oggi…facci sapere se il problema è risolto definitivamente!
Questo commento è stato eliminato dall’autore.
Davvero un’ottima soluzione. Sono fiduciosa che il problema non si porrà nuovamente, perchè lo hai saputo leggere correttamente (e ci ho fatto pure la rima!)……….
Io aspetterei almeno oggi per cantare vittoria… sti bimbi sono imprevedibili: quello che va bene un giorno, non è detto vada bene il giorno dopo!
Vi terrò sicuramente aggiornate e vi ringrazio per l’incitamento!
Mi sento davvero un genio!
brava, mi sembra un’ottima idea! secondo me non è stata una coincidenza… ha proprio funzionato! perchè la grande oltre ad aver avuto qualche momento tutto per se, si è poi sentita utile perchè ti ha aiutata a prendere la piccola. è una soluzione di cui terrò conto quando saranno in due, anche se credo che per come siamo organizzati con scuola materna e asilo (la prima sotto casa, il secondo dall’altra parte della città) non so se sarà attuabile. ma comunque sono esperienze di cui tenere conto in tante occasioni!!!
evviva sono felicissima, secondo me hai fatto bene, l’hai coinvolta e hai reso tutto più semplice, mi incrocio per oggi
A volte basta un niente per distrarli ed evitare il peggio, speriamo che funzioni ancora!
Ottima idea brava! 🙂
Geniale. Io non ci sarei arrivata.
Dimmi se funziona anche oggi…è bellissima come idea!
Alle volte funziona meglio aggirare l’ostacolo che andargli dritto contro, hai fatto proprio bene vedrai che funziona di nuovo
Ragazze tutte: HA RIFUNZIONATO PURE IERI!
Evvaiiiii!!!!