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Last Updated on 23 Gennaio 2025 by Micaela
“Companion”, il nuovo film scritto e diretto da Drew Hancock, sorprende per la sua originalità e stratificazione narrativa. Prodotto dai creatori di “Barbarian”, mescola abilmente thriller, fantascienza, horror e una punta di dark comedy, offrendo un’esperienza cinematografica che cattura e sorprende a ogni svolta.
Companion – la trama
La storia si svolge in una casa isolata in mezzo ai boschi, dove sei amici si riuniscono per un weekend apparentemente tranquillo. Al centro della narrazione c’è Iris (interpretata da Sophie Thatcher), che lungo il corso della storia si capisce essere una compagna artificiale che accompagna il suo fidanzato umano, Josh (Jack Quaid). I ragazzi in realtà tramano qualcosa di davvero diabolico che viene svelato pian piano con la giusta dose di suspance. E quello che inizia come un’esplorazione del rapporto tra uomo e macchina si evolve in una riflessione su dinamiche di potere, controllo e prevaricazione che ricordano i rapporti tradizionali tra uomini e donne.
Temi e chiavi di lettura
Il film si interroga sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella nostra società, spingendo il pubblico a chiedersi: cosa accade quando una macchina non solo acquisisce autonomia di pensiero, ma anche sentimenti? Ma soprattutto, si può arrivare a questo punto se opportunamente istruito l’automa? Hancock sposta abilmente il fulcro della narrazione: Iris, nonostante sia un robot, emerge come il personaggio più umano ed empatico, mentre i suoi creatori e utilizzatori incarnano le peggiori tendenze dell’umanità, tra cui manipolazione e abuso di potere.
Particolarmente toccante è il viaggio di Iris verso l’autonomia e l’indipendenza, un parallelismo con il desiderio di emancipazione spesso affrontato dalle donne in contesti di relazioni tossiche.
Anche gli automi possono soffrire della sindrome da impostore
Sophie Thatcher descrive Iris come una figura che “inizialmente non comprende la propria forza e capacità” e che lotta con una sorta di sindrome dell’impostore. L’attrice aggiunge: “La sua trasformazione è straordinaria. Passa da essere completamente dipendente a trovare la propria identità. Mi sono appassionata al suo viaggio di scoperta personale.”
Jack Quaid, che interpreta Josh, parla invece della complessità del suo personaggio, che sembra affabile in superficie ma nasconde un bisogno inquietante di controllo: “Josh vuole una relazione in cui non ci siano conflitti, una partner che non lo metta in discussione. È un personaggio che riflette dinamiche di potere molto reali, ed è stato affascinante interpretarlo.”
Aspetti tecnici e interpretazioni
Sophie Thatcher regala un’interpretazione straordinariamente empatica, rendendo credibile la transizione di Iris da macchina docile a individuo consapevole e ribelle. Jack Quaid, nel ruolo di Josh, è altrettanto convincente, dipingendo un personaggio che all’inizio appare affascinante, ma che rivela progressivamente un bisogno inquietante di controllo, riproducendo perfettamente le dinamiche reali di questo tipo di persone. Anche Lukas Gage, Megan Suri e Harvey Guillén offrono interpretazioni degne di nota, contribuendo a dare profondità ai personaggi secondari.
Visivamente, il film si distingue per una produzione che bilancia elementi futuristici con un’estetica minimalista e retrò. Gli effetti visivi, curati da Jamison Goei, utilizzano una combinazione di effetti pratici e digitali per mantenere un realismo disturbante, in particolare con il braccio robotico di Iris. I costumi si ispirano chiaramente alla moda anni ’60, forse in riferimento al lungo percorso che la figura femminile ha dovuto percorrere proprio da quegli anni per diventare un individuo indipendente.
Target e pubblico di riferimento
“Companion” è un film che scorre e suscita interesse, è perfetto per gli appassionati di thriller e fantascienza, ma anche per chi cerca una riflessione profonda sulle dinamiche umane e sociali. Con il suo mix di generi, bisogna disporre il proprio stato d’animo alla capacità di sorprendersi e di incuriosirsi.
Un invito alla riflessione
“Companion” è un film che non si limita a intrattenere, ma invita a riflettere. Che si tratti di intelligenza artificiale o relazioni umane, riesce a sovvertire le aspettative e lascia nello spettatore domande e spunti di riflessione che dureranno ben oltre i titoli di coda.
Companion sarà al cinema a partire dal 30 gennaio.
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