Un paesino scosso da un delitto efferato. La giovane vita di Alice è stata brutalmente…
Last Updated on 10 Febbraio 2020 by Micaela
Tempo fa, parlavo delle mie notti “brave” con Massimo.
Parlavo del fatto che si svegliava ancora per bere il suo bel biberon di latte.
Con le altre bimbe non mi era mai successo: iniziato lo svezzamento, addio latte notturno, ma anche diurno, eh… ma questa è un’altra storia.
Credevo, immaginavo… SPERAVO che fosse così anche con Massimo e invece mi sbagliavo di grosso.
Massimo ha sempre preteso la sera, dopo la sua cena (che in genere avviene intorno alle 19.00), il suo biberon di latte, per poi richiederlo nel bel mezzo della notte.
C’è chi mi ha detto che si trattava soltanto di abitudine, chi di fame vera e propria, chi di vizio (e figuriamoci!)… ho provato a dargli come alternativa dell’acqua, ma sull’armadio della camera da letto campeggia il segno del suo lancio furioso del biberon quando si è accorto che il contenuto fosse della banalissima acqua!!! Quindi, ero arrivata alla conclusione che, sì, era fame, decisamente.
Insomma, non ho mai avuto il coraggio di eliminargli il biberon di latte notturno.
Poi è accaduto che si è preso una bella influenza intestinale e che, una notte, mi ricoprisse di santo vomitino, sì, ragazzi miei, mi ha letteralmente ricoperto, non è un eufemismo il mio.
E allora, ho colto la palla al balzo e per qualche notte mi sono ripromessa di togliergli il latte, anzi, proprio di non farglielo vedere del tutto almeno fino a guarigione avvenuta.
Poi è guarito e mi sono detta: “E se non glielo do proprio più la notte?”
Così ho fatto.
E non gliel’ho riproposto neanche prima di andare a dormire.
Direi che la cosa è andata bene, anche se a volte lui me lo chiede prima di addormentarsi, ma ho scoperto che è proprio che l’aveva presa come un rituale, non era necessità fisiologica, la sua, non era fame, era soltanto che aveva bisogno di questa coccola con la mamma (come se gliene facessi già poche, no?!).
Ed il biberon notturno era soltanto il pretesto per essere preso dal suo lettino, per infilarsi nel lettone con mammà. Quando ha scoperto che ce lo infilo ugualmente, quando si sveglia, allora ha capito che tutto sommato la richiesta del biberon non serve più.
Così: fine del latte della notte. Fine delle mie alzate notturne per preparare biberon.
Ma ancora non si dorme, almeno, non ognuno nel suo letto per tutta la notte. E lo so: questo è chiedere troppo, una cosa alla volta.
foto credits: http://lasciadisofia.blogspot.it/ |
Bravissima!
Anche il mio intorno ai due anni aveva preso il biberon nel lettone come rituale verso le 4-5 del mattino. Io per toglierlo ho fatto così: se davvero aveva fame, gli avrei dato latte e biscotti in cucina, seduto al tavolo. O così o niente. L’ho fatto per una notte, poi la successiva si è ribellato al cambio di rituale perchè era scomodo svegliarsi davvero e sedersi a tavola. Dopo qualche giorno di proteste ha smesso di chiederlo.
I risvegli purtroppo si sono perpetrati fino a tre anni e mezzo, quando un osteopata ci ha salvati. Ma questa è un’altra storia…
Ecco, lo vedi che allora non è solo una mia impressione?!
Allora, dimmi un po’ sta faccenda dell’osteopata? Mi interessa!
Trovi il racconto dettagliato qui:
http://mammaalcubo.altervista.org/osteopata-per-curare-il-sonno/
http://mammaalcubo.altervista.org/osteopata-per-curare-il-sonno-seconda-parte/
Un risveglietto veloce lo fa ancora spesso devo dire, ma le notti intere sono più frequenti l’addormentamento è più facile 🙂
Prova a informarti un po’ dalle tue parti, chiedere non costa nulla e magari trovi la strada giusta!
In bocca al lupo
Grazie, grazie e grazie!!!! 😀
[…] superato la fase del ciuccio brillantemente, abbiamo superato i biberon notturni… ne abbiamo passate di ogni, ma la situazione non è che sia tanto distante da quella di un […]