Conosco i prodotti Bepanthenol da diverso tempo, ho fatto, e faccio, grande uso della pasta…
Last Updated on 13 Luglio 2018 by Micaela
Dopo tutti sti cambi pannolini che ho fatto negli ultimi anni, sono diventata un’esperta, una cintura nera del cambio ad occhi chiusi, con una mano e saltellando su un solo piede, mentre dall’altra stanza mi chiamano e sento che squilla pure il telefono e che la pentola sul fuoco bolle un po’ troppo…
Ecco, tutto questo, messo insieme al mio senso divenuto più che pratico e alla mancanza di tempo da dedicarmi, ha fatto sì che sviluppassi delle soluzioni, a dir poco, alternative dell’uso di alcuni prodotti di cui ignoravo completamente l’esistenza prima di diventare mamma, come ad esempio la crema contro l’arrossamento da pannolino…
Sì, quella che si usa sui sederini dei nostri bimbi ad ogni cambio pannolino, o, almeno quando vediamo che diventano un po’ rossi, a causa della pipì che è un po’ più acida durante il periodo della dentizione, o a causa del troppo caldo, o perchè hanno avuto una febbre alta, o solo perchè la pelle è particolarmente sensibile e tende ad arrossarsi facilmente con poco…
GSE Baby Cream
Insomma, oltre a questo utilissimo servizio, quel barattolo di crema è miracoloso anche per altre mille cose.
L’unica accortezza è di utilizzare prodotti di origine naturale e di ottima qualità, per questo vi segnalo la linea di creme per la pelle della GSE, e nello specifico, proprio la GSE Baby Cream a base di estratti di semi di pompelmo, camomilla, calendula, olio d’oliva, ossido di zinco, germe di grano e vitamine A ed E, che si trova in farmacia.
Usi “non convenzionali” della crema contro arrossamento da pannolino, per tutta la famiglia!
Ecco per cosa la uso:
- Soffro di dermatite alle mani: oltre a screpolarsi in maniera “imbarazzante”, tendono a crearsi delle vere e proprie feritine, che danno un fastidio incredibile e mi impediscono il normale svolgimento di banali attività quotidiane, tra l’altro, la pelle tira tantissimo ed è veramente uno strazio. Ho provato a curarmi con degli unguenti specifici, dati da dermatologi, ma sono tutti a base di cortisonici e non mi va di farne abuso, quindi ho cercato maniere alternative, con scarso successo… finora..Poi ho provato, così per caso, questa crema da pannolino, spalmandola generosamente sulle parti coinvolte, la sera, prima di andare a letto… e, quasi non volevo crederci, il tempo di una notte e rossore, screpolature, addirittura feritine aperte, si rimarginano in frettissima!
- In caso di rossore in viso per sbalzi di temperatura: Melania ha la pelle chiara e delicatissima, quindi con i primi freddi immediatamente le sue belle guanciotte diventano rosso vermiglio… allora la mattina, prima di uscire di casa, le spalmo (anzi, si spalma da sola, che si diverte un sacco!) un sottilissimo velo di questa crema, che la protegge dal freddo e, al tempo stesso, la idrata e la ripara dal rossore… e, indovinate un po’!? Funziona! Che poi, diciamolo, essendo una crema particolarmente grassa e che non si assorbe del tutto, lascia quell’alone caratteristico bianco e lei è tutta contenta di essere mascherata da pagliaccio tutti i giorni, ne va quasi fiera… in fondo, un po’ pagliaccia lo è, quindi….
- Un suggerimento che ho ricevuto da un’amica, ma che ancora non ho sperimentato, è quella di utilizzarla anche per far passare il rossore ai piedi, dovuto a quegli sfregamenti per aver indossato un paio di scarpe nuove, avete presente? Basta metterne un pochino la sera, prima di andare a dormire sulla parte coinvolta, indossare un calzino di cotone e via, la mattina dopo non si ha più nulla!
Io AMO questi tuoi post! 🙂
Anche io ho scoperto queti usi alternativi e, soffrendo di dermatite con gli stessi tuoi sintomi ne faccio grande uso, soprattutto d’inverno quando le mie mani diventano uno strumento di tortura!!!
mio figlio ormai è grandicello per cui non ci serve più in funzione del pannolino, uso la crema protettiva per evitare che si arrossi intorno alle labbra con i primi freddi oppure quando il naso cola e si arrossa per il continuo sfregamento con i fazzoletti. Ne spalmo un po’ e in effetti la barriera funziona. Grazie per la segnalazione 😉