Ecco che sono arrivata a questo punto della mia vita (come in un altro paio…
Last Updated on 13 Luglio 2018 by Micaela
Ieri era il fatidico giorno: il primo controllo dalla nutrizionista, dopo aver iniziato la dieta il nuovo regime alimentare.
Chi mi segue sui social sa con quanta ansia ho vissuto questa giornata: ero presa da panico, ma anche da qualche senso di colpa, perchè, diciamocelo: almeno un paio di volte ho sgarrato… ma non è che ho sgarrato mangiando un pezzettino di pane in più, che quello sarebbe anche tollerabile, ho proprio sgarrato a suon di porzione di lasagna due domeniche fa, con un megagelato con panna domenica scorsa… insomma, non ci sono andata leggera.
E’ anche vero che, in preda ai sensi di colpa e al terrore che mi togliesse anche quel po’ di “concessioni” alimentari, mi sono messa più che a stecchetta il giorno successivo, ingozzandomi di acqua, con il vago tentativo che il grasso si sciogliesse con il solo annegamento.
Quindi ieri sono stata ligissima ed ho bevuto tanto, ma così tanto che appena entrata nello studio della nutrizionista, mi sono fiondata in bagno, che altrimenti me la facevo sotto (o forse era l’agitazione?).
Mi siedo, quindi, apparentemente calma sul divanetto dell’anticamera.
Affianco a me c’era un tavolinetto e una ciotola colma di caramelle. Le guardo.
Loro mi guardano.
Distolgo lo sguardo, imbarazzata. Come se fossi stata beccata a fare una puzzetta in mezzo alla sala.
“No, Micaè, sei vicina alla pesata, non fare cazzate, ripeto: non fare cazzate!”
Resisto.
Lo stomaco comincia a brontolare: in fondo sono soltanto le 17.00 ed ho mangiato un po’ di zucchine grigliate e una mela alle 12.00… direi che potrei anche svenire. Sento un calo di zuccheri. Sì, è senza ombra di dubbio un calo di zuccheri. “Vedi che vedo le stelline? Senti la pancia? Mi sento male, uh quanto mi sento male!”
Guardo le caramelle.
Ma, stoica, resisto.
Apre la porta la dottoressa che mi annuncia un po’ di attesa, perchè è in ritardo con le visite.
Cazzarola. Questa è una prova. Sicuro!
Avete presente le tentazioni di Gesù nel deserto, ecco: credo di aver provato esattamente quello.
Devo resistere.
Lo stomaco brontola.
I minuti passano.
“Ok, dai, cosa vuoi che sia una caramella? Non arriva neanche allo stomaco! Si attacca tutta ai denti e non ne ingoio nemmeno un pezzetto, in genere va così!”.
Furtiva e rapida come Arsenio Lupen, allungo la mano come una saetta, verso la ciotola, arraffo una caramella, e la metto in bocca, avendola scartata con il solo utilizzo di due dita. Nessuno se ne accorge.
Me la gusto.
“AAAAAAAAh, che dolcezza! Come mi sento meglio!”
h17.20 sono ancora seduta su quella poltrona. Pure la segretaria si è allontanata. Sono più di 20 minuti che aspetto.
“Mica si fa così, eh!? E che dobbiamo stare tutti ai comodi di sti medici?!!!”
Mi innervosisco. Prendo una caramella con calma, neanche me ne accorgo.
Me ne rendo conto solo dopo che l’ho messa in bocca.
“Cazzarola, Micaè, ma lo sai che non va bene no?!”
“Sì, lo so, ma è colpa della dottoressa, mi sta facendo aspettare!”
Ci sono delle telecamere in giro? Mi sta mettendo alla prova?
Forse tutto questo è una candid camera, oppure fa parte del primo controllo dalla nutrizionista: vediamo quanto è cambiata la mentalità di questa mangiona compulsiva!
“No, dai, non può essere, ma che stiamo scherzando?”
“Se tra 5 minuti non mi chiama, ne prendo un’altra, e che cavolo!”
h17.25
Prendo un’altra caramella, anzi due, facciamo tre, che sono troppo incavolata, le metto tutte insieme in bocca.
Proprio in quell’istante si spalanca la porta della dottoressa.
“Tocca a lei!”
“Shi…. mmmm… buonashera… sgnak sgnak… auivo subito… ”
Tolto questo momento di profondo fallimento, il controllo è andato alla grande: persi 2 chili e un sacco di centimetri di grasso, nonchè l’1% di massa grassa (come se avessi una massa magra che vuole farsi strada!).
Fatta una bella chiacchierata, aggiustiamo il tiro della dieta e si procede così, con tanto di frasette motivazionali e incoraggiamento e complimenti…
(e un pezzo di caramella incastrato tra i denti per tutto il tempo).
Insomma, prossimo controllo tra un paio di settimane.
Datemi la forza per continuare, che qua l’è dura!
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Go! Go! Go!
Bravissima 🙂 e ricorda: nuovo regime non significa basta lasagne per sempre. Baci e buona muta.
Detto da te vale più di 10.000 caramelle!
GRAZIE!!!!
Cambia nutrizionista! Perché una ciotola di caramelle nella sala d’attesa di un dottore così, a me fa strano!!! Il ritardo ci può anche stare ma dovrebbe mettere gambi di sedano!!
Ahahahhaha! Dici?