Se anche i vostri figli sono come i miei, soprattutto il più piccolo, e non…
Last Updated on 2 Settembre 2017 by Micaela
Capita spesso che i bambini, soprattutto i più piccoli, abbiano paura dell’acqua.
Anche ai miei è capitato, a tutti e tre.
Prima con Miriam anche solo fare una doccia era un’impresa titanica: le sue grida si sentivano fin dall’altra parte di Roma, tanto che temevo che arrivassero i servizi sociali da un momento all’altro.
Poi l’ha superata.
Poi con Melania. Lei in maniera più composta mi faceva capire che non gradiva affatto fare il bagno, andare in piscina, tanto meno al mare.
Poi è arrivata la volta di Massimo. Con lui anche solo uno schizzo in faccia era un problema grave.
Fare il bagno era questione di stato.
Mancava poco che i caschi blu si calassero dal soffitto per liberare il bambino dalla mamma che lo costringeva a farsi lo shampoo dopo che erano passate ormai 3 settimane dall’ultima volta.
Insomma, questo per dire che non ho avuto figli pesci acquatici da subito.
Non abbiamo fatto amabilmente baby-nuoto-acquaticità-un-crampo-che-te-pija-in-piscina…
Ho parlato con istruttori di nuoto, mi sono confrontata (come è ovvio che sia) con altre mamme (di bambini con squame e lisca), ma niente, non ne venivo fuori, soprattutto con Massimo.
Ora posso dire con matematica certezza quale sia la formula per far passare la paura dell’acqua dei bambini. La so. L’ho sperimentata non una, non due, ma ben tre volte, signore e signori. Posso dire che come metodo sperimentale è più che valido per formulare ora il modello teorico.
Attenzione che vi sto per svelare un segreto che non sarà facile da comprendere per tutti, ma proprio tutti.
Ci siamo.
Lo dico.
La paura dell’acqua dei bambini… passa da sola.
La paura dell’acqua dei bambini passa da sola
Sì, avete capito bene.
Assolutamente.
Passa da sola. Senza bisogno di ricorrere a metodi e metoducci. Senza mettere di mezzo Montessori, Steiner… o chi vi pare.
Passa.
Da.
Sola.
Punto.
Ho visto che con tempi diversi i miei tre figli hanno preso confidenza con l’acqua in maniere completamente diverse e la cosa bella è che non è merito mio, o del papà o della Provvidenza Divina.
Accade e basta.
Può accadere quando il bambino ha 1 anno, e allora quello si chiama cu#o.
Può accadere a due, a tre, a quattro anni… Ma accade. Ve lo assicuro
Arriva un giorno in cui decidono da soli che bagnarsi il viso è la cosa più naturale e anche divertente del mondo. Accade che arriva uno schizzo e non battono ciglio, perchè sono presi da altro. Succede che poi autonomamente vogliono gli occhialini per andarsene sott’acqua al mare e ti chiedi, strabuzzando gli occhi, ma senza darlo a vedere alle mamme di bambini pinnati: “Ma come diavolo è capitato?”.
Ecco, signori miei, cosa succede. E sicuramente avviene quando meno ve l’aspettate, anzi, quando credete che quello schizzo lì è proprio quello che farà gridare più forte il vostro bambino. E allora lui vi sorprenderà.
Ma sarà solo una sua, non una vostra, decisione.
[Applausi!]