Last Updated on 28 Novembre 2018 by Micaela

Ero così arrovellata nel mio mondo, nelle mie piccole e inutili preoccupazioni e ansie di mamma, ero così presa dalla routine quotidiana e dai ritmi dettati dalle varie esigenze che ho perso di vista il presente.
Ero così rintontita dalla stanchezza, dalle ore di sonno perse, dalle lagne e dai capricci vari, che ero sprofondata nella quasi isteria: mi dava fastidio tutto, saltavo in aria per qualsiasi cosa come una bomba ad orologeria, ero nevrotica e non sorridevo più… almeno, non più come prima.

Così ho perso di vista le cose importanti, ho rimandato momenti e vita da vivere…

Ma l’universo, il destino, Dio, chiamiamolo come vogliamo, ci manda messaggi, ci sprona a riprendere il controllo.
E Poi succedono cose, che riportano alla realtà, che fanno raddrizzare il timone, che scuotono talmente tanto dal torpore e dall’ egocentrismo che è come se ci si svegliasse da un lungo sonno, da un sonno che ha fatto perdere tanto, troppo…

Succede che qualcuno ti fa notare la tua assenza, il tuo essere troppo presa… e a quel punto cominci a renderti conto, ma ancora ti aggrappi a giustificazioni e a motivazioni che ti rimandano a quello che in realtà ti teneva soggiogata e ti teneva ovattata….

E poi, succede qualcosa di ancor più forte, che ti sciocca talmente tanto da lasciarti senza fiato, senza pensieri e con il cuore in gola.
Come a dire: “Se non ti è bastata quell’avvisaglia, adesso ci penso io a caricare sopra…”.
Purtroppo è successo a discapito di un’altra famiglia e mi sento anche un po’ in colpa per questo.
L’altra sera si è sentito male un vicino di casa.
Per me era un vicino come un altro, un volto tra tanti che neanche ho ancora ben focalizzato…
Una famiglia, con due bambine, una moglie… felici…
Le bimbe, invece, ce le ho ben presenti.

Ora di cena, urla, si sente movimento, arriva l’ambulanza e se lo porta via.
Finisce lì.
Poi ieri ho chiesto notizie ad un’altra vicina, con cui quella famiglia è parecchio in contatto, in rapporto d’amicizia.
“Come sta?”
“Una tragedia. Oggi ci sono stati i funerali!”
Silenzio. Vedo nero.
Oddio.
41 anni. Un papà, un marito, un ragazzo, un uomo…
Tutto finito, così.

Sono rientrata a casa…
I bimbi in preda ai soliti capricci, alle solite richieste… la casa sottosopra da sistemare, la spesa da mettere in frigo, la cena da preparare, il cesto del bucato da fare stracolmo…
E un groppo in gola.
Guardo loro, la mia vita, i miei figli e ringrazio Dio.
Mando un sms a Marco… e ringrazio Dio.
Mi siedo e mando una preghiera a Dio per quell’anima che ha voluto riprendersi indietro, non si sa per quale motivo, per quale suo progetto… ma, caro Dio… fà che sia un progetto veramente figo, perchè quelle due bimbe cresceranno senza un padre e quella moglie ora dovrà ancor di più allargare le sue spalle… caro Dio, fa veramente che sia per una cosa grande, ma tanto grande…
E, soprattutto, caro Dio, visto che sei misericordioso e amorevole, dà loro la forza per andare avanti.

10 pensiero su “Ricorda: La vita è qui e adesso”
  1. Ho saputo anche io … una tragedia tremenda.
    È vero che quando succedono queste cose risistemi tutte le priorità…

  2. purtroppo è vero… a volte per scuoterci dobbiamo sentire o vedere o vivere delle esperienze dure, dolorose… a volte “schivare il pericolo”, ci riporta in contatto con la realtà… ma quella vera! quella del “qui e adesso” che domani è un dono prezioso…
    ti abbraccio e mi unisco alle tue preghiere…

  3. Sai quante volte ci penso? Al fatto che tutto potrebbe finire da un momento all’altro? Mio padre mi diceva sempre di non uscire mai di casa arrabbiata, di non uscire senza aver salutato e con il sorriso sulle labbra. Tra le tante cose, mi ha cercato di trasmettere questa. Non sempre riesco, ma ci provo con tutta me stessa. Un abbraccio grande

  4. 🙁 ieri sono stata tutto il pomeriggio all’ospedale pediatrico di Napoli perché il figlio di una mia amica sta molto male, un ospedale pieno di bambini che non stanno bene…
    e riprendendo le tue parole: caro Dio, fa veramente che sia per una cosa grande, ma tanto grande…
    E, soprattutto, caro Dio, visto che sei misericordioso e amorevole, dà loro la forza per andare avanti…
    perché credimi io non ho parole da dire.

  5. Mio marito è fissato nell’evitare di uscire di casa o andare a letto senza aver chiarito o quantomeno essersi calmati. Da quando ho partorito penso spesso a quanto sia ancora più importante la vita mia e sua, per quella piccola creaturina che si affida così completamente a noi. È importante ricordarsi sempre di queste cose…..anche se tristi servono…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *