La collaborazione con l'azienda Ferri, produttrice (tra le varie cose), anche di tè di altissima…
Last Updated on 26 Settembre 2019 by Micaela
Altro che storie di principesse infiocchettate, cavalli alati, eroi coraggiosi e bestie ferocissime.
Altro che pirati che solcano mari, dei dell’Olimpo e animali parlanti.
Qua, la vera grande lettura serale è una e una soltanto, da un po’ di tempo a questa parte, si apre la rassegna delle letture della buonanotte con Melania che legge ad alta voce “Caccapupù”. Questo è stato uno dei libri che Daria ci spedì a Natale, per lo scambio “regalaunlibroperNatale”, te lo ricordi Daria? Avresti mai immaginato che sarebbe andata tanto avanti questa storiella?
Ebbene sì, eccoci ancora qui!
Caccapupù, di cosa parla?
Per chi non conoscesse già questo simpatico libricino: si tratta di una storia molto semplice, adatta ai bimbi dai 3 anni in su (e magari anche più piccini), il coniglietto protagonista non risponde mai se non utilizzando l’unica parola “Caccapupu”, qualsiasi sia la domanda e il contesto, lui risponde sempre così, fino a quando non viene mangiato dal lupo di turno, che poi prova a svignarsela, ma si sente male.
Chiama quindi il dottore e, guarda caso, è proprio il papà del coniglio, che riconosce la malefatta del lupo, quando lo sente rispondere sempre come faceva il suo figlioletto. Salvato dalla pancia del lupo, il coniglietto, sembra come cresciuto e pronto a parlare, infatti, quando i genitori gli si rivolgono dicendo sempre la stessa parola Caccapupù, lui li riprende, dicendo: “Ma perché mi chiamate così? Io sono Simone!”.
Dopo di che, si sceglie una nuova parola da utilizzare, così sostituisce il “Caccapupù” con quest’altra parolina, sbeffeggiando tutti!
Ecco una bella storia di rivalsa, semplicissima e divertente (non fosse altro se non per la parola stessa che usa il coniglietto, che suscita sempre molta ilarità nei bimbi!).
Melania ha scelto questo libro per cominciare a leggersi le storie la sera: oltre ad essere molto scorrevole per come è scritta la favola, anche i caratteri utilizzati sono molto grandi e ben leggibili, quindi per una bimba di prima elementare sono perfetti. Ogni sera che passa, legge sempre meglio, riuscendo anche a dare intonazione giusta ed espressione ai dialoghi. Ogni volta, alla fine della storia, chiude il libro e ride soddisfatta.
Eh, si dice che quando si parla di questo genere di cose con disinvoltura vuol dire che il rapporto è intimo e basato su grande fiducia, no? Quindi sono più che soddisfatta anche io del rapporto con mia figlia! Ah, per la cronaca, a seguire, la rassegna continua con “Ma le principessa fanno le puzzette?”, giusto per rimanere in tema. Perché a noi, di base, piace addormentarci tra le risate.
Uh, che meraviglia! Simone continua ad essere un must anche qui e che bello il momento in cui imparano a gestire da soli i libri in prima elementare, l’anno scorso l’ho vissuto con Alice ed è stato emozionante veerla man mano acquisire sicurezza proprio grazie alle letture autonomamente scelte a casa.
Ancora oggi non posso fare a meno di emozionarmi quando lei legge per i fratelli…
Per la cronaca Lorenzo continua a chiedere con insistenza il suo coccodrillo Achille che voleva mangiare un bambino! 😉
BENE!!!! Allora anche io ho fatto centro!