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Last Updated on 13 Luglio 2018 by Micaela
L’olio Johnson’s baby fa male? No.
Ve lo dico chiaramente da subito. Se vi va, leggetemi sino alla fine di questo post e vi spiego il perchè di questa mia assoluta affermazione.
Sono stata nello stabilimento di Pomezia della Johnson&Johnson ed ho scoperto che, nonostante le tante critiche e gli sguardi torvi che ho ricevuto nel corso di diversi anni, perchè ho sempre usato l’olio baby Johnson’s per i miei bambini, non sono una mamma sconsiderata, che non bada alla salute dei propri figli. Non sono una pessima mamma.
Ho scoperto che il diavolo non si nasconde nell’olio Johnson’s. Magari starà altrove, se proprio vogliamo trovargli una collocazione, ma lì, signore care, non c’è.
C’era bisogno che me lo dicessero in Johnson? No. O forse sì. Non saprei. In ogni caso, mi sono parecchio rincuorata.
Non sono una mamma green, non sono di quelle che autoproducono, anche se ci ho provato in passato, ho scoperto che quella non sono io, non fa per me. Io sono una mamma da supermercato, da prodotti economici, da cose veloci, efficaci e controllate. Ma sto attenta, o meglio, cerco di esserlo.
Ecco, insomma, sono venuta a conoscenza, con diversi dati oggettivi e che ho visto direttamente con i miei stessi occhi, che l’olio baby Johnson’s non fa male. Assolutamente no. Casomai non fa niente. Ma assolutamente non è nocivo.
E ve lo racconto non per sentito dire o perchè sul sito di PincopallaRossiCheSpignattaSapone.org ho letto così. Ho parlato con medici, con chimici, con biologi direttamente nei laboratori. Ed ho visto.
10 cose sull’olio Johnson’s baby che non sapevo
Le 10 cose che non sapevo sull’olio Johnson’s baby, o meglio, su tutta la Johnson&Johnson, azienda al centro di tante polemiche e informazioni di vario tipo sia sul web e sia altrove.
1. L’olio baby Johnson’s è un olio minerale, ovvero, un derivato del petrolio (paraffina liquida). Su questo non ci sono dubbi. L’azienda non vuole nascondersi dando notizie diverse dalla realtà dei fatti. Ma vuole spiegare di più.
Quello che non si sa è che gli oli minerali, in base al loro livello di raffinazione, hanno diversi utilizzi, dal lubrificante, alla cosmesi, arrivando sino all’uso per prodotti farmaceutici, la loro diversa collocazione si stabilisce in base a quanto l’olio è diventato puro. Come si capisce se un olio minerale è puro? Semplice, più è limpido e trasparente e più è puro. Per puro si intende che non contiene batteri, metalli pesanti e altri componenti chimici.
Ci sono studi e controlli stringenti affinchè questo tipo di olio finisca poi nei flaconi conservando questo livello di purezza.
2. I controlli che vengono fatti su TUTTI i prodotti Johnson&Johnson sono tantissimi, seguono tutto il processo di produzione. Ogni singolo lotto viene analizzato in laboratorio, non è vero che i controlli vengono fatti una tantum, si effettuano tutti i santissimi giorni. Se un lotto non è conforme ai criteri di qualità e di legge, allora non finisce sugli scaffali.
3. L’olio per bambini è in commercio da più di 70 anni, se davvero fosse così dannoso e pericoloso per la salute dei nostri piccoli, sarebbe stato già ampiamente dimostrato con casi evidenti. Soprattutto in America non ci si fa tanto scrupolo a citare in giudizio la qualunque anche per una unghia incarnita! Non è mai, e sottolineo, MAI accaduto niente del genere.
4. L’olio è un olio inerte, ovvero non è dannoso, non è assolutamente nocivo alla pelle. Non ostruisce i pori è semplicemente un emolliente. Una volta spalmato sulla pelle, non è assolutamente vero che ne impedisce la respirazione, altrimenti non starei qui a parlarne anche io, che sarei già morta! Altra cosa è un olio o un unguento fai-da-te, che sembrerebbe essere iper naturale, ma che poi, per processi chimici interni alle materie utilizzate o per mancanza di igiene e errata conservazione, potrebbe alterarsi facilmente e causare invece danni. Quindi, occhio anche a quelli che vengono definiti prodotti bio fatti in casa. I controlli a cui vengono sottoposti questi prodotti, quali sono?
5. Gli altri ingredienti, che vengono utilizzati per formulare l’olio baby Johnson, sono anch’essi tutti controllati. La profumazione è ottenuta con una miscela di oli essenziali, un brevetto dell’azienda.
6. Allora, perchè se ne parla tanto male? La legge del mercato è spietata. Il web lo è molto di più. Chiunque si potrebbe alzare una mattina ed inventarsi qualsiasi notizia e pubblicarla. Non c’è controllo. Non ci sono filtri. E più le notizie sono sensazionali e più sono lette. Questo fa sì che circolino notizie completamente false a discapito di aziende, persone, prodotti, …
La Johnson’s non aveva capito, inizialmente, la pericolosità di queste voci, sottovalutandole e non aprendosi al dialogo con i consumatori, perchè era sicura del fatto suo e non immaginava una tale eco. Poi ha deciso di cambiare rotta. E non l’ha fatto facendo causa a tutti i diffamatori, non si è accaparrata spazi pubblicitari su giornali e televisioni nazionali ed internazionali. No. Anche se i mezzi, una azienda del genere ce li ha, eccome se ce li ha.
Il metodo scelto per combattere la disinformazione è informare direttamente le persone, le mamme e chiunque voglia saperne di più, instaurando un dialogo costruttivo, alla pari, alla portata di chiunque.
7. La Johnson&Johnson ricicla TUTTI i materiali di scarto della fabbrica, a partire dall’acqua a finire ai ritagli degli assorbenti, tutto viene interamente riciclato, internamente all’azienda o esternamente.
8. Lo stabilimento di Pomezia è una delle sedi più importanti a livello mondiale ed è considerata una eccellenza italiana, sia per l’alto fatturato, sia per la qualità dei prodotti e sia per le condizioni in cui lavorano i dipendenti. Qui si produce il celeberrimo olio e si esporta in gran parte del mondo.
9. L’azienda si impegna a diffondere la teoria del contatto tra madre-figlio, nei primi mesi di vita del neonato, approfondendo studi clinici e dimostrando l’efficacia e i vantaggi del contatto multisensoriale tra madre e bambino. Uno di questi momenti di contatto e di sviluppo a tutti i livelli, oltre che emozionale, ma anche neurologico, è il rito del bagnetto e del massaggio. Una pratica antica, che viene ripresa in mano con spirito scientifico e con osservazioni sperimentali. Il bambino cresce più stimolato, più aperto alle emozioni, più sicuro di sè.
10. A domanda diretta, ad una neomamma dipendente dell’azienda: “Tu usi l’olio per tua figlia?”, lei ha detto di sì. Assolutamente sì.
Non credo che esporrebbe mai sua figlia ad un fattore di rischio, sapendone la dannosità. E anzi, ha aggiunto: “Ora che sono diventata mamma, mi sento maggiormente responsabile del prodotto che esce fuori da questo stabilimento. Ci metto ancora più cura ed attenzione affinchè le cose vengano fatte nel migliore dei modi!”.
Io le credo. Il modo con cui ha pronunciato queste parole, la luce che aveva negli occhi ed il sorriso grande che ha fatto appena abbiamo nominato la sua bimba, mi hanno rivelato che quello che stava dicendo era la realtà.
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