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Last Updated on 14 Giugno 2023 by Micaela
Magic Mike The Last dance è l’ultimo capitolo della trilogia con Channing Tatum nei panni (pochi) di Mike Lane e si conclude col botto.
La danza è un linguaggio antico, l’umanità ha imparato a danzare per esprimere emozioni e pensieri ben prima di cominciare a proferire parola e questo istinti ci è rimasto dentro, incastrato in una memoria muscolare che tendiamo a dimenticare. Ci pensa Mike a risvegliarla!
Mike è tornato!
Mike ormai non ha più nulla da perdere: accetta lavori saltuari, fa il barman per locali ed eventi esclusivi, ha abbandonato i suoi spettacoli da tempo, è annoiato e ha perso ogni speranza di riscatto. Tutto questo accade fino a quando riceve la proposta di una ricca signora, Maxandra Mendoza (interpretata da una perfetta Salma Hayek), che rimane ammaliata dalle doti fisiche di Mike e dal suo modo di fare spigliato, ma mai irrispettoso. Così gli propone di volare a Londra alla cieca per ridisegnare il suo futuro, senza anticipargli nulla.
Qui Mike si trova a dover rivoluzionare uno spettacolo teatrale ormai vecchio e stantio e di collaborare alla rivalsa di Max sul suo ex marito, che l’ha sempre tenuta sotto scacco. Diventa inconsapevolmente l’artefice della rivoluzione totale, della rivincita vera e propria.
E se fosse possibile pensarla diversamente?
Così, preso dalle sue idee assolutamente non convenzionali per il teatro classico, stravolge la trama iniziale e ribalta la prospettiva: e se la protagonista femminile non fosse obbligata a scegliere tra due uomini di cui non vuole sapere e diventasse libera di desiderare ciò che vuole? E se questi desideri non seguissero i normali canoni previsti?
E se non fosse stigmatizzante il dover fare per forza la brava ragazza? E se avesse davvero l’audacia di esprimere i suoi desideri, anche sessuali? E se tutto questo fosse del tutto normale?
A questo punto la trama diventa esaltante, coinvolgente, mirabolante. Un tripudio di musica, coreografie. Osare diventa la normalità.
Ecco. Lo spettacolo di spogliarellisti diventa il fulcro su cui ruota la voglia di riscatto di Max e la voglia di ribaltare le prospettive. Ci si riesce. Ed è un tripudio di energia.
Magic Mike The Last Dance: una favola, ma non troppo
Una visione favolistica, certo, di una storia d’amore non convenzionale (anche se poi lo diventa). Un modo di raccontare fuori dagli schemi che, anzi, vengono usati proprio alla lettera per essere sovvertiti del tutto, in maniera un po’ forzata, ma efficace.
Interessante il rapporto tra madre e figlia adolescente: inizialmente due perfette estranee, cominciano ad avvicinarsi quando si rendono conto che l’altra sta vivendo un momento difficile e che solo insieme potranno riuscire a riemergere. La madre diventa un esempio di forza e di tenacia per la figlia, la figlia è la spinta per voler cambiare il mondo per la madre. Un circolo virtuoso che trova la sua realizzazione nella scena finale.
Le scene di danza sono strepitose, da togliere il fiato. È tutto molto esplicito, pur non essendolo. Acrobazie, luci, musiche, tutto studiato per bene. È infatti un susseguirsi di scene incalzante e perfetto. Per niente volgare, ma efficace, divertente. Un vero piacere per gli occhi.
Una favola moderna, carica di energia, dove non esistono binari da seguire, dove non ci sono pregiudizi e dove tutto può accadere.
I protagonisti sono meravigliosi insieme, chimica eccezionale.
Un film travolgente e appassionante. Alla fine, fa un gran caldo.