Uno dei libri che piacciono a Melania, oltre a quelli di cui abbiamo già parlato,…
Last Updated on 10 Febbraio 2020 by Micaela
E arriva il giorno in cui tua figlia si pone delle domande che necessitano risposte immediate.
Senza perdere tempo, senza rimandare in altro momento, senza pensarci su un attimo. Così. Esattamente come la vita, e nella fattispecie, la strada, gliele pone davanti.
Accade che una sera, di rientro da casa della nonna, in auto tutti insieme, si percorre una strada, la solita, nota a Roma per frequentazioni di un certo tipo: alcuni tratti della Cristoforo Colombo sono ormai disseminati da prostitute. Lo si sa. Lo sanno tutti.
Abbiamo da sempre percorso quella strada, anche a quell’ora tarda, ma ci ha sempre detto bene: i bambini, arrivati a quell’altezza del percorso, hanno sempre dormito sodo. E non ci si è mai posto il problema.
Fino a quella sera.
Eravamo al rientro da una delle cene natalizie da casa di mia mamma. Eravamo tutti comodi, ciascuno al suo posto. Io mi rilassavo guardando fuori dal finestrino ed ascoltando la radio, mentre Marco guidava in silenzio. Ognuno immerso nei propri pensieri o, come nel mio caso, nel vuoto cosmico, grogiolandomi in una leggera sonnolenza.
Squarcia il silenzio Miriam: “Mamma!!! Guarda!!! Quella ragazza ha dimenticato di mettersi la gonna!!!”
Mi raddrizzo sul sedile, come se avessi preso la scossa. Metto a fuoco. Effettivamente c’era una prostituta, a lato della strada, a chiappe al vento, con indosso un giacchino corto e un perizoma.
“Poveretta, non ha freddo?!?!?!? Mamma!!!!”
Ehm…
Ok. E’ arrivato il momento. Sento che devo darle una risposta che non si discosti troppo dalla realtà, ma che nemmeno vada troppo nei dettagli. A 8 anni alcune cose vanno omesse, o meglio, spiegate in termini a lei comprensibili.
Vado a braccio. Sento che posso farcela.
Mi giro leggermente per guardarla, noto che gli altri due dormono e, anche solo per questo, tiro un sospiro di sollievo.
“Vedi Miri, quella ragazza vuole attirare l’attenzione e ci è riuscita, hai visto?”
“Quindi, lo fa apposta?”
“Sì, lo fa per farsi vedere dagli uomini. Perché lei vende le sue attenzioni e le sue coccole agli uomini che gliele richiedono e riceve dei soldi per questo. E’ il suo lavoro. In cambio di baci, carezze e abbracci, lei prende soldi, da chiunque le capiti. Chiunque.”
“E se chi le chiede i baci è uno che non le piace?”
“Non importa. E’ lavoro. Deve farlo. Per soldi. Non è amore. Non importa a nessuno se a lei piace o no, lo deve fare, anche se non le va.”
“Che brutto, mamma!”
“Sì, è molto brutto. Questo non ha nulla a che fare con il volersi bene, con l’amore. Questo non si chiama amore. L’amore non si compra. L’amore si sceglie.”
“Ma perché lo fa?”
“Lo fa per soldi. Lo fa perché forse crede che non ci sia altro modo per trovarne. Lo fa perché ha paura che altrimenti non avrebbe modo di vivere. Lo fa perché è sola e perché non si vuole bene e non ci tiene a se stessa.
Difficilmente queste ragazze lo fanno perché hanno scelto di farlo, molte volte sono costrette dalla vita, dalle cose che capitano.
Credo che se potesse scegliere, farebbe diversamente. Lo spero per lei.
Non è affatto bello quello che fa. Si fa del male.”
“Mi dispiace molto!”
“Sì, Miri. Dispiace anche a me.”
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Mamma mia…. lo imparo a memoria questo post. Non potevi trovare parole migliori!!
Oddio che brava che sei stata!
Precisione, semplicità, rispetto, valori trasmessi.
Sei stata un vero fenomeno.
Avanti così, non potevi spiegarti meglio!