All'incontro presso la sede della Warner Bros Entartainment Italia ho capito di cosa si tratta…
Last Updated on 4 Aprile 2025 by Micaela
Non potevo certo dire la mia su una delle serie più seguite e che hanno scatenato più riflessioni come Adolescence, in streaming su Netfilx. E ora vi racconto perchè guardare Adolescence assolutamente.
La trama ormai la sanno tutti: all’improvviso, in una casa di una qualsiasi famiglia con figli adolescenti in un’alba qualsiasi, piomba la polizia e porta ammanettato via il figlio minore con l’accusa di omicidio. Tra lo shock iniziale, il terrore, il disorientamento e l’incredulità di tutti, ogni singola puntata è un resoconto minuto per minuto, come se fosse in tempo reale, di ogni passaggio da quel momento in poi. La fase dell’arresto e poi dell’interrogatorio, le reazioni dei genitori, il colloquio con la psicologa fino ad arrivare all’epilogo finale. Ogni puntata è girata in piano sequenza, il che significa che una sola camera riprende la scena senza mai staccare.
Il piano sequenza
Eseguire questo tipo di riprese è complicatissimo. Per prima cosa bisogna avere sul set dei grandi e seri professionisti, capaci di girare tutto senza la minima sbafatura, senza il minimo tentennamento, conoscendo esattamente tutti i movimenti. E non mi riferisco soltanto agli attori, che sono magistrali (primo fra tutti il ragazzino interpretato da Owen Cooper e a seguire, anzi no, a pari merito il padre Stephen Graham), ma anche a tutta la troupe di tecnici. Magistrale è a dir poco.
Un prodotto ben riuscito quindi non soltanto per la tematica e come è stata affrontata, ma per l’alta qualità con cui è stata realizzata.
La tematica
Allora, parlare di una sola tematica è più che riduttivo. Qui si intrecciano svariate tematiche su più livelli, in base allo spettatore e alla propria capacità di entrare in empatia con uno dei protagonisti.
Se sei genitore, inevitabilmente ci si mette nei panni di quei genitori che loro malgrado, si ritrovano ad affrontare uno degli incubi peggiori per un genitore: non avere la benché minima idea della persona che sia diventata il proprio figlio.
Se sei un adolescente, puoi empatizzare con il giovane protagonista, vittima di tutto un sistema reso estremamente più complicato nei tempi moderni dall’uso dei social. Si sa, l’adolescenza non è mai stata un periodo facile per nessuno di noi: ansia, dubbi su noi stessi, su ciò che siamo e ciò che si vuole diventare, voglia di essere accettati dal gruppo, percezione della propria fisicità, confronto con il mondo degli adulti pur non essendolo ancora. Insomma, è una razza di casino che la metà basta. Se a tutto questo ci si aggiunge la cassa di risonanza che fanno i social, si rischia di essere schiacciati e invischiati in dinamiche tossiche, dannose per se stessi e per gli altri.
Se sei un educatore osserverai sicuramente tutte le tematiche che si affrontano dalla differenza dei linguaggi tra il mondo giovanile, nativo digitale, e il mondo degli adulti a tutti i fenomeni legati alla mascolinità malata che si stanno sviluppando in maniera prepotente e sembrerebbe quasi irreversibile. E poi, il bullismo che rende le vittime carnefici e viceversa. Infine, l’incapacità di gestire emozioni, di riconoscerle e di canalizzarle che hanno i nostri ragazzi. Sì, i nostri ragazzi.
I nostri ragazzi
Dico nostri perchè mi rivedo molto in quei genitori, che pensano che il proprio figlio sia “al sicuro quando sta dentro la propria stanza”, ma dobbiamo renderci conto che così non è affatto. Nemmeno lo spazio della propria cameretta è un posto sano, potrebbe essere l’accesso del baratro, il luogo mascherato in cui si nascondono segreti, si vivono traumi. La soluzione? No, la serie non vuole pontificare, non vuole giudicare e nemmeno si erige a detentrice della verità vera, non dà soluzioni e consigli. La serie fotografa la situazione attuale con un realismo semplice e crudele, come una lente che squarcia ciò che l’occhio di un genitore non riesce o non vuole vedere.
Ebbene, tutto questo è descritto in questa serie tv. E lo si vive all’ennesima potenza attimo per attimo per tutti gli episodi. Ecco perchè guardare Adolescence, ma va fatto con attenzione e con la voglia di capire. C’è tanto da imparare.
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