E non si possono sempre fare polpette e polpettoni. A volte non c'è tempo, non…
Last Updated on 22 Luglio 2019 by Micaela
“Tre figli in meno di 4 anni, Plasmon mi ha salvato la vita!”
Con questo mantra sono andata avanti negli ultimi anni: ho attraversato allattamenti, svezzamenti, pappine e scodellamenti vari affidandomi ad omogeneizzati e frutte frullate già pronte.
Non ce l’avrei mai fatta se non mi fossi affidata ad omogeneizzati pronti e pastine confezionate ad hoc per bambini.
Già le notti insonni, i cambi pannolini, il rincorrersi di orari ed esigenze diverse dei figli, il tran tran quotidiano, insomma tutto questo mi ha sempre tenuta molto impegnata: mi mancava soltanto mettermi a scodellare omogeneizzati, sterilizzare barattoli, bollire carni e centrifugare frutte… anche no. Ho preferito vivere.
Ma la domanda è: gli omogeneizzati Plasmon fanno male?
Devo dire grazie alla Plasmon per aver fatto in modo che la mia salvezza mentale fosse salvaguardata in questi anni, che il mio livello di stress fosse contenuto.
So che ci sono mamme che fanno con le proprie manine qualsiasi pappa, con tutto l’amore del mondo e le ho sempre ammirate tanto.
Ma ora posso dire con certezza anche io che in questi lunghi anni non ho affatto avvelenato i miei figli propinando loro prodotti confezionati già pronti, dire di essere anche io una mamma amorevole e attenta (attenta anche alla mia di salute!).
Ho trascorso una giornata nello stabilimento Plasmon di Latina.
Ho visto con i miei occhi come vengono curati tutti i dettagli di ogni loro prodotto: dalla materia prima al prodotto finito, passando attraverso le preparazioni, il confezionamento, gli esami di laboratorio, il contatto con i fornitori. Tutto.
Posso dire con fermezza che nulla viene lasciato al caso o al non pensato: la salute dei bambini è sempre stata a cuore di questa grande azienda, fatta da persone entusiaste del proprio lavoro e di ciò che offrono, tanto da pensare che non ci sia altra valida alternativa nutritiva per i propri figli.
Mamme, i prodotti che comprate al banco della frutta, sapete esattamente da quale terreno arrivano e come sia stato trattato nel tempo?
Plasmon, lo sa.
Mamme, il pesce che comprate dal pescivendolo, sapete esattamente in quali acque è cresciuto?
Plasmon, lo sa.
Mamme, la frutta che voi amorevolmente centrifugate e grattuggiate, sapete con quali agenti chimici è stata trattata e se tali agenti rientrino nei range ammissibili di tollerabilità per un bambino?
Plasmon, lo sa.
Mamme, il barattolo di omogeneizzato che avete confezionato, è certamente privo di batteri o altro?
Plasmon, lo sa.
Mamme, il petto di pollo che avete comprato per la pappa, sapete se era felice?
Plasmon, lo sa.
E come Plasmon sappia tutto questo è dettato da una catena di controlli rigorosissimi e fatti a più livelli che farebbero impallidire chiunque: nutrizionisti, agronomi, veterinari, chimici ed esperti di ogni settore costituiscono il team che controlla tutta la catena e a cui non sfugge nulla e che garantisce il rispetto delle stringenti normative europee e, ancor di più, italiane che regola la produzione di cibo per l’infanzia.
Il biscotto Plasmon senza olio di palma: ora è realtà
Con grandissimo orgoglio e soddisfazione, poi, ci è stata annunciata la grande novità di questi ultimi giorni: in casa Plasmon è nato il biscotto senza olio di palma.
Avete capito bene: il tanto odiato olio di palma è stato completamente sostituito con olio di girasole e olio di oliva per venire incontro alle esigenze di noi mamme, sempre super attente all’alimentazione dei nostri figli.
Questo ha comportato una ricerca notevole in casa Plasmon per mantenere inalterate le caratteristiche del tanto amato biscotto: consistenza, scioglievolezza e soprattutto sapore sono inalterati!
L’ho assaggiato per conto vostro appena uscito dal forno.
Volete sapere com’è?
… non ve lo dico: PROVATELO!
PS: non ve ne pentirete!