Dopo l'esperienza di Miriam, ecco che non ho potuto dire di no alla grande voglia…
Last Updated on 10 Febbraio 2020 by Micaela
Ne è passato di tempo da quando avevo ribadito con forza il mio “no” alle gite scolastiche alla scuola dell’infanzia, soprattutto proprio all’inizio del percorso.
Il punto in questione era proprio la sicurezza dei bambini: non che non mi fidi delle insegnanti, anzi, le ho sempre adorate, soprattutto le insegnanti di Miriam, ma il fatto è che i bambini erano davvero tanti e loro poche e, non solo, i bimbi erano proprio piccini. La cosa poi che mi ha sempre convinto, era che non vedevo affatto pronta Miriam ad un passo simile: sempre molto scostante alle novità, sempre molto attaccata ai suoi punti di riferimento, che il solo sconvolgergliene uno avrebbe causato un piccolo trauma in lei.
Quindi un po’ per tutti questi motivi e un po’ per mio comodo (diciamolo) ho sempre evitato di mandare le bimbe in gita (anche perchè, ribadisco: non le ritengo indispensabili alla scuola dell’infanzia!), ed ho sempre dato loro alternative ben più allettanti per quel giorno.
Ma adesso non è più così. Miriam è andata alla sua prima gita scolastica, in prima elementare.
Non dico che sia stato facile per lei, che ancora ha questo carattere chiuso alle novità, pauroso e si sente molto insicura. E proprio per questi motivi, allora ho pensato che fosse arrivato il momento di metterci alla prova, sia lei e sia io: il momento della gita era arrivato.
Che poi, la gita in questione era perfetta: al bioparco, per soltanto qualche ora, in pratica per il pranzo già sarebbero rientrati a scuola. Direi che era proprio perfetto, no?
Come sono andate le cose?
Al momento di salire sul pullman, Miriam comincia la sua crisi di pianto… io sono rimasta abbastanza impassibile, credendo che la maestra sarebbe intervenuta a consolare/calmare/distrarre la bambina, invece la maestra è entrata nel panico vero, scende dal pullman, e tutta agitata mi dice: “Mamma, guardi che non posso portarla in queste condizioni Miriam, veda di calmarla, che così non posso proprio!”.
Indovinate un po’ cosa ha fatto Miriam dopo che ha sentito queste parole della maestra?
Sì, ha fatto peggio: le urla sono aumentate, convinta, credo, che l’avrei portata via con me.
Ok, salgo sul pullman, e senza troppe smancerie, con sguardo serio le dico: “Miriam, smettila! Vai a divertirti, mica in guerra! Calmati!”
Vista l’aria che tirava, a quel punto, la maestra si vede che si è resa conto che era compito suo intervenire, si è finalmente seduta vicino a Miriam, l’ha consolata e così si è calmata.
Insomma… con questo siparietto ho salutato il pullman… e vi confesso che ero agitatissima anche io, sebbene io abbia cercato di mantenere la calma.
Al rientro dalla gita… che ve lo dico a fà!? Miriam era semplicemente entusiasta e felice, anche se però ha ammesso: “Mamma, ti ho pensato tutto il tempo, ma sono stata bene!”
… anche io ti ho pensato tutto il tempo, Miri, che cosa credi!?