Un paesino scosso da un delitto efferato. La giovane vita di Alice è stata brutalmente…
Last Updated on 28 Novembre 2017 by Micaela
Una delle cose di cui ho maggiormente sofferto, da quando sono diventata mamma, è stata la mancanza di sonno e la mia domanda perenne a chiunque: “Quando cominciano a dormire tutta la notte?” era diventata un ritornello stonato.
Nessuno aveva la risposta esatta, ognuno mi dava la sua teoria, i suoi consigli, le sue congetture. Ma la soluzione non è mai stata trovata.
Nel frattempo: risvegli continui per la poppata, per il dolore ai denti, per il cambio del pannolino, per le febbri e i mal di pancia o anche solo per mancanza di coccole e per la voglia di stare vicino a me, sono stati i miei compagni di vita per almeno 7 anni continuativi.
Quando cominciano a dormire tutta la notte? Esiste una soluzione?
7 anni. Sì. Perchè se prima erano risvegli fisiologici, perchè Miriam era piccola, Melania era piccolissima, poi la cosa si è protratta ancora di più con l’ultimo arrivato Massimo, che non ne ha mai voluto sapere di dormire tutta una notte… ma nemmeno 4 ore di seguito e questo si è protratto per almeno 4 anni.
Quello che non mi hanno fatto patire le grandi, me l’ha fatto scontare lui: risvegli continui e super ravvicinati, della serie: non riesci a posare la tua testa sul cuscino, che senti che lui si muove e comincia ad agitarsi, ti senti in ansia per doverti addormentare assolutamente quando lui schiaccia un lieve pisolino e senso di stanchezza perenne.
La soluzione di metterlo nel lettone con noi è stata per mia comodità, per mia sopravvivenza e per mia salute.
Se le sorelle hanno visto il lettone di rado e in casi eccezionali, non è perché noi genitori l’abbiamo scelto e l’abbiamo ponderato in base ai tanti manuali in circolazione che vietano o favoriscono la pratica, è stata una LORO scelta. Dormivano beate. Si svegliavano, soddisfacevo la necessità contingente e si riaddormentavano. E lì finiva la storia. Sebbene fosse un sonno interrotto, comunque riuscivamo a dormire.
Anche con loro ho superato fasi delicate, in cui i risvegli talvolta erano anche difficili, ma è passata.
Con Massimo la solfa è cambiata di parecchio ed è andata avanti tanto. Tantissimo.
La mia domanda costante: “Quando cominciano a dormire tutta la notte?” non trovava risposta. Non l’ha mai trovata.
Ho letto qualsiasi tipo di manuale, dal famigerato metodo Estivill, fino a Tracy Hogg.
Chi mi diceva che era così perchè i maschi lo fanno (boh!), chi perchè ero io che l’avevo abituato in quel modo, chi mi diceva che era il suo carattere e una sua necessità…
Sono arrivata alla conclusione che non è nessuna di queste ragioni e al tempo stesso valgono un po’ tutte.
Ho provato con i soliti rituali della buonanotte, bagnetto-massaggio-favola… ma niente. Si addormentava, il problema non era tanto l’addormentamento, ma poi tempo un paio d’ore e si risvegliava. Sempre. Bastava un fruscio, un lieve spostamento d’aria o anche il silenzio.
A volte si svegliava piangendo. A volte urlando. A volte pretendendo di avermi appiccicata addosso, perchè poi si riaddormentava soltanto stando addosso a me. E se quando era un frugoletto di 4kg era fattibile, quando cominciava ad essere di 10 o 15kg con 40 gradi all’ombra, insomma…
L’ho assecondato. Non avevo le forze di impormi. Non ho voluto seguire manuali. Ho seguito l’istinto. E l’istinto mi diceva che avevo bisogno di dormire, a tutti i costi.
Cosa mi ha dato conforto nel frattempo
Altro elemento che mi ha dato la forza è stato non il confronto con le mamme perfette che danno consigli su come sono perfette loro e i loro figli, ma il sostegno con le mamme inguaiate come me. Mi ha aiutato sapere che non ero sola, che quello che stavo vivendo era del tutto normale e che si sopravvive anche a quello e che la colpa non è di nessuno. Nessuno. Nemmeno la tua. O la mia.
Non ti sei mai chiesta perchè in certi orari della notte ci sono trasmissioni in tv ancora per bambini, oppure che nel bel mezzo di una serie tv per adulti ci siano pubblicità di pappe e pannolini? E’ perchè in quell’esatto istante, davanti alla tv, non ci sei soltanto tu perchè tuo figlio non dorme, ma ci sono centinaia, migliaia di altri genitori nella tua stessa identica situazione. E’ marketing e lavora sui numeri. E questi sono i numeri.
Poi cosa è successo
Poi è scattato qualcosa. Non so cosa. E’ scattato un interruttore che non dipende da noi genitori, nè dalla routine, nè dalla bravura, nè dai manuali… da niente.
L’interruttore è scattato per la natura del bambino, perchè è cresciuto, perchè ha superato tutte le fasi in cui la notte fa paura, incute solitudine e fa pensare all’ignoto, o solo perchè ha superato tutte le fasi di crescita a lui necessarie.
Tutto è dipeso dalla fortuna. Con le altre mie figlie l’interruttore è scattato presto, con lui è scattato verso i 4 anni. Poteva scattare prima oppure dopo. E’ successo in quel momento.
Da quando ha compiuto 4 anni, i suoi risvegli si sono sempre più diradati, fino a quasi scomparire del tutto.
Dorme tutta la notte adesso che ha quasi 6 anni?
Direi di sì. Si sveglia solo in casi eccezionali, se non si sente bene o se deve andare al bagno e ci prova sempre a venire nel lettone. A volte glielo concedo, altre lo riaccompagno al letto suo e gli dico che sono tanto stanca e che devo dormire.
Si sveglia sempre prima di tutti, la mattina. Detesta rimanere a letto e provare a riaddormentarsi, soprattutto se si accorge che è ormai giorno. Con la scusa che ha fame o che ha voglia di coccole (e lo esterna proprio questo suo bisogno… il paraculo!), si infila nel lettone alle 7.00 anche di domenica ed il giorno comincia così.
In verità vi dico: arriverà la mattina in cui vorrà dormire fino a mezzogiorno e a quel punto, spietata, mi vendicherò… oppure, finalmente, dormirò di nuovo fino a mezzogiorno pure io. Chissà!
Quindi, a te, mamma che sei arrivata qui chiedendoti: “Quando cominciano a dormire tutta la notte?“, ti dico: arriverà quel giorno. Non so dirti quando e non so dirti come velocizzare l’arrivo di quel momento, ma stai certa che arriverà. Nel frattempo fai tutto ciò che ritieni opportuno per salvaguardare la tua salute: coinvolgi compagno, nonni, tate, vicini di casa, chiedi aiuto, è l’unica cosa che veramente puoi fare, e dormi quando puoi. Tutto il resto, è secondario.
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