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Last Updated on 22 Dicembre 2024 by Micaela
Il Multiverso è diventato un concetto centrale nel Marvel Cinematic Universe (MCU), con film come Doctor Strange nel Multiverso della Follia e Spider-Man: No Way Home che ne hanno esplorato le implicazioni narrative e visive. Ma cos’è esattamente il Multiverso nell’MCU? E quanto c’è di scientificamente plausibile dietro questa idea?
Cos’è il Multiverso nell’MCU?
Nel MCU, il Multiverso è una serie infinita di universi paralleli coesistenti, ognuno dei quali rappresenta una variazione delle infinite possibilità della realtà. Spesso ci si riferisce a questi universi paralleli come a delle linee temporali diverse, che si ramificano dalla linea temporale principale quando accadono delle anomalie (ad esempio se si riesce ad andare indietro nel tempo e a cambiare un evento specifico, si rischia di creare una ramificazione alla linea temporale). Questi universi sono connessi tra loro da eventi catastrofici o dall’azione di personaggi con poteri straordinari, come Doctor Strange, Scarlet Witch o Kang il Conquistatore.
Il “trucco” del Multiverso viene spesso utilizzato come uno strumento narrativo per risolvere delle questioni che altrimenti sarebbero irrisolvibili, ad esempio per riunire personaggi provenienti da franchise diversi (ad esempio, i diversi Spider-Man in No Way Home), oppure per dare una visione alternativa a quanto è successo, come nella serie “What If…?”, o anche per far “resuscitare” dei personaggi che sarebbero altrimenti morti, come è successo nella Gamora dell’ultimo capitolo de I Guardiani della Galassia, ma anche per creare minacce su scala cosmica, come Kang, che sfrutta il Multiverso per conquistare realtà multiple.
Teorie Multiverso nella Scienza
Nella fisica moderna, il concetto di Multiverso è molto dibattuto. Ci sono delle teorie cosmologiche e fisiche che suggeriscono che il nostro universo potrebbe non essere unico. Vediamo alcune delle principali idee scientifiche sul Multiverso.
Multiverso inflazionario
Questa teoria deriva dalla teoria dell’inflazione cosmica, che ipotizza che l’universo, subito dopo il Big Bang, si sia espanso a velocità incredibili. Durante questa espansione, bolle di spazio-tempo potrebbero essersi formate e ciascuna di esse potrebbe aver dato origine a un universo con leggi fisiche differenti.
La teoria del multiverso inflazionario è stata proposta nei primi anni ’80 da cosmologi come Alan Guth e Andrei Linde. Si basa sul concetto di inflazione cosmica, un periodo di espansione esponenziale estremamente rapida avvenuto subito dopo il Big Bang. Secondo questa teoria, l’inflazione potrebbe essere un processo eterno, generando continuamente nuove “bolle” di spazio-tempo, ciascuna delle quali potrebbe evolvere in un universo distinto con proprie leggi fisiche.
Questo modello si fonda su concetti della fisica teorica e della cosmologia, in particolare sulla meccanica quantistica e sulla teoria della relatività generale. L’idea è che fluttuazioni quantistiche durante l’inflazione possano portare alla formazione di regioni di spazio che si espandono in modo indipendente, creando una moltitudine di universi paralleli.
Interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica
Secondo la teoria dei molti mondi della meccanica quantistica, ogni decisione o evento quantistico genera ramificazioni in cui tutte le possibilità si realizzano. Questi “mondi” coesistono, ma non interagiscono tra loro. È una delle basi per l’idea narrativa di infinite realtà parallele.
L’interpretazione a molti mondi (Many-Worlds Interpretation, MWI) è una teoria nella meccanica quantistica proposta nel 1957 dal fisico Hugh Everett III. Questa interpretazione affronta il problema della misurazione quantistica eliminando la necessità del “collasso della funzione d’onda”.
I fondamenti della teoria dell’MWI sono i seguenti:
- Il mondo quantistico non collassa mai: ogni volta che si verifica un evento quantistico, l’universo si divide in un insieme di universi paralleli, ognuno dei quali contiene uno degli esiti possibili dell’evento.
- La funzione d’onda, che rappresenta tutte le possibilità di un sistema, è reale e descrive un multiverso in cui tutte le possibilità coesistono.
- Gli osservatori in ciascun “ramo” del multiverso percepiscono una realtà specifica, ma tutti i rami esistono contemporaneamente in una sovrapposizione globale.
Un esperimento famoso che viene ricondotto a questa teorie è quella del “gatto di Schrödinger” che nell’MWI porta a due universi distinti:
- In uno il gatto è vivo.
- Nell’altro il gatto è morto.
Entrambi gli stati esistono, ma in universi diversi. L’osservatore percepisce uno stato coerente con il proprio universo.
L’MWI ha rilevanza scientifica perché è coerente con le equazioni della meccanica quantistica, in particolare l’equazione di Schrödinger, che non prevede il collasso della funzione d’onda. Tuttavia, resta controversa perché introduce un numero infinito di universi, una conseguenza che alcuni fisici considerano ontologicamente problematica.
Teoria delle Stringhe e Dimensioni Extra
La teoria delle stringhe propone che esistano più dimensioni oltre le tre spaziali e una temporale che percepiamo. Alcune versioni suggeriscono che esistano universi paralleli a cui non possiamo accedere perché separati da queste dimensioni extra.
La Teoria delle Stringhe è un ambizioso framework teorico della fisica che tenta di unificare la meccanica quantistica e la relatività generale, descrivendo le particelle fondamentali non come punti, ma come “stringhe” unidimensionali che vibrano a diverse frequenze.
I concetti fondamentali della teoria delle stringhe si possono riassumere velocemente come segue:
- Stringhe Vibranti:
- Le particelle elementari, come elettroni e quark, sono rappresentate da stringhe unidimensionali.
- Ogni tipo di particella corrisponde a una modalità specifica di vibrazione della stringa.
- Unificazione delle Forze:
- La teoria delle stringhe cerca di unificare le quattro forze fondamentali (gravità, elettromagnetismo, forza nucleare forte e debole) in un’unica descrizione teorica.
- Dimensioni Extra:
- La teoria richiede l’esistenza di dimensioni extra oltre alle tre spaziali e una temporale che percepiamo. Queste dimensioni sono spesso “arrotolate” o compatte e quindi non osservabili direttamente.
- La teoria delle stringhe più comunemente studiata, nota come Teoria delle Superstringhe, implica 10 dimensioni (9 spaziali + 1 temporale).
- La Teoria M, un’estensione, postula 11 dimensioni.
- Gravità Quantistica:
- Una delle grandi conquiste teoriche delle stringhe è che includono naturalmente la gravità. Una modalità di vibrazione delle stringhe corrisponde a una particella chiamata gravitone, che media la forza gravitazionale.
- Dualità e Olografia:
- La teoria prevede collegamenti tra fenomeni apparentemente diversi, come il legame tra una teoria delle stringhe in uno spazio con dimensioni extra e una teoria dei campi in uno spazio senza dimensioni extra (dualità AdS/CFT).
Per tutto quello che è stato teorizzato, quindi, le dimensioni extra sono fondamentali per spiegare fenomeni fisici, come l’interazione delle particelle e la forza gravitazionale. La conseguenza è che le diverse configurazioni delle dimensioni extra potrebbero portare a “universi paralleli”, ciascuno con leggi fisiche differenti.
Quanto di Scientifico c’è nel Multiverso dell’MCU?
Il Multiverso dell’MCU prende spunto da queste teorie scientifiche, ma le usa con grande libertà creativa. Ecco alcuni esempi:
- Portali tra universi: Non ci sono prove scientifiche di portali che connettono universi paralleli, ma il concetto di “wormhole” (ponti nello spazio-tempo) è studiato nella fisica teorica.
- Variazioni delle leggi fisiche: La teoria del Multiverso inflazionario ipotizza che ogni universo potrebbe avere leggi fisiche diverse, un’idea rispecchiata nei vari universi del MCU.
- Alterazioni del tempo: Manipolare il tempo e le sue ramificazioni, come visto in Avengers: Endgame, si ispira ai concetti di relatività generale di Einstein, ma è ancora altamente speculativo.
Le teorie Multiverso dell’MCU offre una finestra narrativa che intreccia scienza e immaginazione. Sebbene le rappresentazioni siano spesso esagerate per fini cinematografici, alcune idee hanno radici nella fisica moderna. Continuare a esplorare questi temi, sia nel mondo della scienza che della fiction, ci ricorda quanto sia affascinante l’universo – o forse gli universi – in cui viviamo.
Photo Credit Copertina: immagine realizzata con Canva AI
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